L’ex bassista dei Voivod Jean Yves Thériault, da tutti conosciuto come Blacky, accusa i suoi ex compagni di frode. Blacky infatti sostiene che gli altri hanno tentato di privarlo dei suoi legittimi diritti per gli album che ha contribuito a scrivere e registrare con la band canadese.
Blacky fa infatti sapere che Michel “Away” Langevin, batterista dei Voivod, e il manager James Maclean hanno ricevuto 7000 sterline inglesi dalla BMG del regno Unito, corrispondenti a 14000 dollari canadesi, nel 2007 e in anticipo rispetto alle ristampe di “Rrröööaaarrr”, “Killing Technology” e “Dimension Hätross”, album nei quali ha contribuito. Quando poi la band nell’anno seguente si è riformata, Away e Maclean avrebbero tenuto l’ex bassista all’oscuro del fatto. In sostanza l’ipotesi di Blacky è che i due abbiano ottenuto quella somma come forma d’anticipo per negoziare l’uscita delle ristampe. Blacky sostiene che «Quello che hanno fatto è stata una frode, più semplice di così!».
Tuttavia non è finita qui, infatti Blacky sostiene che almeno il 50% del suo copyright dell’album del 2015 “Target Earth”, sia finito nelle operazioni manageriali della band grazie a Away e Maclean.
Thériault intanto fa sapere che ogni tentativo di mettersi in contatto con la band per avere speigazioni, sono risultati tutti vani.
VOIVOD, Blacky accusa di frode la band
Condividi, Scegli la piattaforma! |
È vietato copiare, riprodurre, ripubblicare, pubblicare, visualizzare pubblicamente, codificare, tradurre, trasmettere o distribuire qualsiasi parte o contenuto di questo articolo senza previo consenso scritto da parte di METALHEAD.IT. È tuttavia liberamente consentito pubblicare un link diretto a questo articolo sui vostro canali e social network. |