Da Martin Mendez, bassista degli onnipresenti OPETH, nascono i WHITE STONES, un progetto solista death metal. Di recente è stato annunciato l’album di debutto intitolato “Kuarahy” (pronunciato Kwa-Ra-Hee) in uscita il 13 marzo 2020 per Nuclear Blast!

Oggi la band offre ai fan un primo assaggio del disco con il singolo “Worms”, accompagnato da un video:

Martin Mendez commenta: “Finalmente è giunto il momento di pubblicare un pezzo del disco e siamo felici di condividere questa canzone con tutti voi! Speriamo che vi piaccia!”.

Oggi inoltre i WHITE STONES lanciano i pre-ordini di “Kuarahy”. Il disco sarà disponibile in CD, LP e digitale.

Copertina e tracklist:


1.Kuarahy (1:24)
2.Rusty Shell (4:25)
3.Worms (3:57)
4.Drowned In Time (5:17)
5.The One (4:34)
6.Guyra (4:45)
7.Ashes (4:04)
8.Infected Soul (5:59)
9.Taste Of Blood (4:10)
10.Jasy (2:48)

Il processo creativo dell’album di debutto dei WHITE STONES “Kuarahy” è iniziato nell’anno di pausa che si sono presi gli OPETH dopo il tour di “Sorceress”, per rilassarsi esplorando nuove strade della creatività. Inizialmente questo è tutto ciò che avrebbe dovuto essere. “Ho sempre scritto musica a casa, ma non ho mai avuto fiducia in me stesso tale da realizzare qualcosa del genere”, afferma Mendez. “Non ho mai scritto una canzone, non ho mai presentato a Mikael (Åkerfeldt, cantante / compositore degli Opeth) qualcosa che ho scritto “, continua. “Non avevo nessuna direzione, mi è venuta in mente la prima canzone per divertimento. I WHITE STONES non hanno nulla a che fare con gli OPETH, non vedo alcuna relazione tra i due. Ho fatto ascoltare ‘Kuarahy’ a Mikael qualche mese fa, gli è piaciuto molto ed è stato felice per me. Tutti nella band hanno progetti paralleli, è importante. Suoniamo in giro così tanto che puoi esserne consumato; è stato davvero bello fare qualcosa di diverso. I WHITE STONES hanno rinnovato la mia forza ed energia”.
Chiamato come il luogo di nascita in Uruguay, il disco rappresenta un ritorno alle sue origini, sia famigliari che musicali, esplorando strade degli antenati dimenticate attraverso uno stile musicale che resta il suo vero amore, il death metal. “Mi sento ancora molto legato all’Uruguay. Ho voluto scrivere musica legata ad esso: ho trasformato il sole presente sulla bandiera dell’Uruguay nel logo dei WHITE STONES; Ci sono un sacco di piccole cose che legano il disco a quel luogo. ‘Kuarahy’ nella lingua dei nativi uruguayani significa ‘sole’”, spiega Mendez.
“Kuarahy” è stato registrato ai Farm Of Sounds studios di Barcellona e prodotto da Martin Mendez stesso, mentre Jamie Gomez agli Orgone Studios nel Regno Unito si è occupato di mixaggio e masterizzazione.