La Karisma Records ha firmato un contratto con il fondatore dei WHITE WILLOW, Jacob Holm-Lupo, per la ripubblicazione di sei dei sette album in studio della leggendaria prog band norvegese, la cui storia è iniziata attorno al 1992 quando il chitarrista Jacob Holm-Lupo, che al tempo era membro della pop band THE ORCHID GARDEN, ed il tastierista Jan Tariq Rahman (della jazz-rock/prog rock band DUGGVÅTE DVERGER) si sono uniti con una certa chimica nel song writing.

Il risultato fu il brano “Snowfall”, scritto seduti a terra suonando una chitarra acustica ed un clarinetto. Il resto, come si dice, è storia.

Il full-length di debutto, “Ignis Fatuus”, fu pubblicato nel 1995, ebbe recensioni brillanti e divenne una hit nella scena prog revival. Con sorpresa della band la quale non si rendeva conto del successo raggiunto, finirono a suonare al Progfest ’95 a Los Angeles per la loro seconda esibizione dal vivo… trovandosi davanti a migliaia di persone accorse per vedere proprio loro.

Da allora furono la punta di diamante di quella che poi divenne nota come la terza ondata del progressive rock, assieme ad altre band scandinave quali ÄNGLAGÅRD (il cui batterista poi entrò nei WHITE WILLOW), LANDBERK e ANEKDOTEN.

I WHITE WILLOW furono definiti una della più significative band dell’epoca nella Guida alla Musica Progressiva di Billboard.

La storia poi vide molti cambi di line up, con il solo Holm-Lupo presente fin dalla prima formazione. Lars Fredrik Frøislie dei WOBBLERS, è poi una presenza fissa dal 2001.

Anche se spesso cambia, il sound della band è frequentemente focalizzato su voci femminili ed un uso espansivo della strumentazione, compresi sintetizzatori analogici, mellotron, fiati, archi e, ovviamente, la tradizionale strumentazione rock.

Le influenze spaziano da GENESIS e KING CRIMSON fino agli ABBA, e la loro musica ha ispirato bands quali CATHEDRAL e gli ENSLAVED, e pure il neo-proggers tedeschi FREQUENCY DRIFT, il cui moniker viene da un testo dei White Willow.

Oggigiorno i White Willow sono una band che lavora solo in studio, sempre capitanata da Holm-Lupo con molti ospiti, tutti musicisti di alto livello, come il guitar hero norvegese Hedvig Mollestad, o l’internazionalmente noto clarinettista David Krakauer.

L’ultimo album è del 2017, “Future Hopes” (l’unico che per ora la Karisma non ripubblica), il quale aveva una copertina di Roger Dean.

L’idea di rivedere i vecchi lavori ripubblicati, ha attirato l’attenzione dei vecchi fans, oltre che suggerire il fatto che nuovi fans potranno finalmente scoprire il significativo apporto della band alla musica prog.

Holm-Lupo dichiara: “I White Willow sono molto fieri di lavorare con la gente di talento della Karisma, e non vediamo l’ora di riportare quei dischi al pubblico. Una delle sfide più grosse è stata con il materiale che nel tempo si è perso. Le nostre sessioni di registrazione dei primi tempi non erano particolarmente organizzate, abbiamo poi lavorato in svariati studi durante lunghi periodi, con frequenti interruzioni. Pertanto i precedenti tentativi di remaster hanno usato materiale secondario o terziario, con risultati variegati. Questa volta abbiamo fatto una profonda indagine recuperando il materiale originale, dei meravigliosi nastri master di quasi tutto il materiale. Ci è voluto un sacco di tempo, ma ne è valsa la pena.” 

Abile nelle difficoltà e nelle gioie che possono derivare dal riportare in vita i cataloghi e le pubblicazioni da tempo non disponibili dei leggendari nomi del Prog, la Karisma Records si è rivelata più che all’altezza della sfida. Avendo lavorato estensivamente con Holm-Lupo per le sue capacità di ingegnere dei master, l’etichetta sa bene di cosa è capace e dichiara: “Jacob Holm-Lupo, che oggi è un noto ingegnere per i master con il suo Dude Ranch Studio, sta restaurando e rimasterizzando il materiale con attrezzatura analogica, per assicurare il più fedele e dettagliato restauro possibile. Stiamo anche cercando di restaurare le copertine originali, laddove sarà possibile.”

Non ci sono ancora date per le uscite, ma la Karisma conferma che i seguenti sei album saranno compresi:
 
“Ignis Fatuus” – 1995
“Ex Tenebris” – 1998
“Sacrament” – 2000
“Storm Season” – 2004
“Signal to Noise” – 2006
“Terminal Twilight” – 2011