KLAUS SCHULZE – “Bon Voyage – Live Audimax Hamburg 1981”
(SPV Recordings) Klaus Schulze tenne una tournée nel novembre del 1981 attraverso sei paesi e la cui conclusione si svolse all’Audimax di Amburgo. Al tour partecipava (altro…)
(SPV Recordings) Klaus Schulze tenne una tournée nel novembre del 1981 attraverso sei paesi e la cui conclusione si svolse all’Audimax di Amburgo. Al tour partecipava (altro…)
(SPV Recordings) Nel 2008 una compagnia di produzione tedesca di film e documentari, chiese a Klaus Schulze di creare della musica per un lavoro diretto da Alex Biedermann e intitolato “Haker”. Era un (altro…)
(Comatose Music) Questi texani pubblicano per la seconda volta con la Comatose Music. “Headless Cum Dumpster” è il secondo album dei Kill Everything che producono una buona coesistenza tra schemi slam e brutal death metal. Il parco chitarre, nel (altro…)
(Black Widow Records) Sono lenti nella pubblicazione gli italiani Kryuhm. Esistono da quando? Dal ’99? Pause comprese? Una vita, una eternità… e questo “Demoni” è il solo secondo disco, successore di “Only in My Mind” del 2022. (altro…)
(Ván Records) I Kalmen nel proprio black metal tracciano nell’atmosfera generale passaggi in stile doom con vaghi elementi post black metal. “Sombre Vaults” è una nera, nerissima notte di tumulto dell’anima, dove le cadenze ritmiche dei pezzi sono blast beat (altro…)
(Napalm Records) Si rinnova completamente la divisione delle sei corde per questo quattordicesimo album dei Katatonia, fermamente sotto il controllo dell’ormai unico leader Jonas Renkse, ormai senza più la presenza di Anders Nyström in line up fino all’EP “Lilac” uscito lo scorso aprile. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) È affascinante il secondo album della band internazionale (di origine tedesca) Khôra, fondata e gestita da Ole (ex Autokrator, ex Lycanthropy, ecc). Un black che esce dai suoi confini, invadendo ambiti sia sinfonici che progressivi, il quale comunque non lascia spazio ad alcunché di prevedibile, rendendo l’intero disco tanto difficile da capire e assorbire quanto immediato da fruire. (altro…)
(Mighty Music) Nelle note biografiche “Raw Trax, B-Sides And Bootlegs” viene definito come il quinto album degli statunitensi Kickin Valentina, ma in realtà ci troviamo davanti ad una sorta di maxi EP, visto che i brani inediti sono solo tre, mentre gli altri sono registrati dal vivo o in versione demo. (altro…)
(Century Media Records / Sony Music) Sono in circolazione da poco, da soli cinque anni, hanno pubblicato due album… ma giungono già al secondo disco dal vivo! (altro…)
(Sun and Moon Records) Debuttano i cileni Kexelür, concretizzando dopo alcuni demo la loro perversa visione sonora la quale converge dentro il turbinio di un black metal sperimentale, pregno di dissonanze, di caos, di labirinti sonori… ma anche di elementi folk, prog e jazz, fino a dettagli più vicini al psichedelico. (altro…)
(Svart Records) L’album in questione è stato pubblicato nel 2015 e vede una sua riproposizione da parte della Svart per il suo decennale. Kati Rán è una cantante, musicista e produttrice olandese da sempre impegnata in cose dark folk di taglio nordico impegnandosi a usare strumenti tradizionali, a fiato, a corda e percussivi. I suoi intrecci (altro…)
(AOP Records) I Karg nascono da ciò che era una one man band creata nel 2006. Oggi sono un collettivo ben rodato con diversi album pubblicati e un target musicale che vuole combinare l’atmospheric black metal con il post metal e tendenze punk nonché shoegaze. Prediligono composizioni (altro…)
(Fastball Music) Chris Techritz e Franz Harde incidono questo loro primo album in studio, promuovendo un canovaccio musicale tendenzialmente progressive metal nel maniera di fondere più sfumature. Da ardite e prestanti esibizioni thrash metal, il duo tedesco si riversa anche in vena di esibire il doom metal e il più classico e canonico (altro…)
(Heavy Psych Sounds) È, purtroppo, solo la seconda volta che la redazione Metalhead.it si confronta con i Komatsu. “A New Horizon” è stato pubblicato nel 2018 e recensito QUI. Era il terzo album della band stoner-sludge olandese che tra l’altro vede nelle sue fila Jos Rosen, batterista dei vivaci ¡Pendejo!. (altro…)
(Caligari Records) Debut album per Kildonan, progetto dietro al quale si cela Hamish MacKintosh, già mente della one man band Vostok, di cui Kildonan ne rappresenta per certi versi la continuazione, perlomeno a livello di tematiche; (altro…)
(Zeta Factory) Dopo quarantatré concerti in giro per l’Europa a supporto degli Evergrey e prima di andare in tour con Eleine prima e Katatonia dopo, i Klogr pubblicano un live album che riprende i pezzi dell’ultimo lavoro in studio pubblicato proprio nel 2024. I ‘Kay-Log-Are’, come si dovrebbe pronunciare il loro (altro…)
(Drakkar Productions) Maestosi e creativi i Khors, valido esempio del black metal ucraino. Band nata da elementi di Astrofaes, Hate Forest, Nokturnal Mortum e altre band. Pur non essendo quelli della prima ondata della scena black metal del suddetto paese, si sono distinti per un’evoluzione stilistica che non sembra dissimile a certe cose (altro…)
(Apollon Records) L’omonimo debutto del 2020 fu un portento (recensione qui ), più che altro per la freschezza vintage che questa band di Bergen (Norvegia) è stata in grado di mettere in mostra. (altro…)
(Metal Blade Records) Sei anni per un nuovo album. Dopo una pandemia, situazioni personali o della stessa band, ora “This Consequence” campeggia davanti a noi. I Killswitch Engage sono ben legati alle loro matrici di stile più note, fatte di una continuità con il proprio blasone e dunque del proprio sound. I KillS rispetto ad altre metalcore (altro…)
(ROAR! – Rock Of Angels Records) Nati come una band di metal melodico, i Kilmara si sono diretti poi verso qualcosa di più ampio, forse anche a causa di qualche cambio di formazione, fino a portare l’intero retaggio melodico nell’attuale power metal. La genetica della band vede hard rock, AOR e melodic metal vede limare i canoni classici del (altro…)
(autoprodotto) Tedeschi, in circolazione da una dozzina d’anni, con questo album mettono in mostra tutta la loro esperienza, offrendo un rock alternativo a tratti più pesante, a tratti più dolce… intimo introspettivo, alternando stati di euforia a momenti profonda e poetica malinconia. (altro…)
(Is it Jazz? Records) È il sesto album per questo prog-jazz trio norvegese, il quale è stato pure un quintetto per un certo periodo, tornando ora alle radici, all’essenza, al nucleo di base. (altro…)
(Metal Blade Records) Trovo doveroso partire con una premessa: se un singolo brano è ben poca cosa per poter avere un quadro completo sullo stato di ispirazione di qualsiasi band, questo vale ancor più per un artista come King Diamond, il quale da sempre ci ha abituati a concept album dalle trame piuttosto complesse, dove la musica e la storia narrata vanno indissolubilmente a braccetto. (altro…)
(Hammerheart Records) Una copertina epocale, degnamente ritratta da Álvaro Valverde, un titolo eccellente, “la triste situazione di Lucifero”, sono un insieme invitante per l’appassionato medio di death metal. La band danese pubblica il suo ottavo full length a cinque anni dal precedente, attraverso un buono stato di forma. “Sad Plight Of Lucifer” è (altro…)
(Trollzorn Records) C’è tanto materiale in questo nuovo e monumentale lavoro dei Kromlek, a metà tra un album e una compilation di editi ma rielaborati. È di fatto un doppio album il cui primo disco vede del materiale inedito e raccolto nell’arco di dieci anni. Questo disco si intitola “III – III”. L’altro disco è una miscellanea di pezzi già editi ma (altro…)
(Zeta Factory) La nostra società produce effetti incidenti su di noi perché strutturata sul profitto a danno del benessere fisico e mentale dei suoi partecipanti. Questo è l’assunto sul quale si fonda l’album “Fractured Realities” che arriva dopo sette anni dal precedente “Keystone”. Una lunga scrittura approfondita nell’anno sbagliato, il 2020, e una (altro…)
(Metal Blade Records) Secondo album per i Kings Of Mercia, super gruppo che vede coinvolti Jim Matheos e Joey Vera dei Fates Warning, Simon Phillips, noto per aver suonato con Toto e The Who ed il dotato singer degli hard rockers britannici FM, Steve Overland, il quale nel 2021, è stato messo in contatto con Matheos dal noto giornalista musicale britannico Dave Ling. (altro…)
(Kat Von D) Non si ferma mai Kat Von D! Inarrestabile! Tatuaggi, TV, reality, libri, l’impero creato nel settore della bellezza, dalla decadenza della dipendenza fino ad una sobrietà che l’ha portata anche a diventare madre. Ma è la musica la radice di tutto, è la musica la forma d’arte che esisteva prima di tutto il resto, prima di tutto quello che l’ha resa famosa. Ed ora, che famosa lo è, eccola che si sente libera di dar vita al secondo album, il seguito di “Love Made Me Do It” (recensione qui), intensificando quella favolosa componente synth wave ottantiana, dentro un’aura palesemente goth -in linea con il suo look- attraverso psichedeliche dimensioni di electronica. (altro…)
(Scarlet Records) Se “Emperor Rising” due anni fa ha solleticato all’entusiasmo dei più, QUI recensito da noi, “Return Of The Heralds” vuole proseguire in quella direzione. I Krilloan con questo secondo album lucidano gli arnesi del mestiere e servono quaranta minuti di un power metal con qualche risvolto tecnico e riflessi di un heavy metal classico (altro…)
(By Norse Music) Miti, folklore, anche cultura e tradizioni e non marginalmente le atmosfere della Norvegia, nonché di quelle scandinave, trovano posto nella musica dei Kalandra da oltre dieci anni. La band capitanata dalla celestiale voce di Katrine Stenbekk vede elementi di nazionalità appunto norvegese ma anche svedese. Un suonare che (altro…)
(Dark Essence Records) Avevano promesso che sarebbero tornati, si sono fatti sentire forte e chiaro con il singolo dell’anno scorso (recensione qui)… e ad un decennio dal precedente full length ecco il quarto capitolo nella storia della ‘fiamma fredda’, una fiamma che arde impetuosa, glaciale, incessante e brutalmente letale. (altro…)
(Hellstain Productions) Secondo album in ben… 20 anni di esistenza per questa black metal band norvegese… la quale, a dire il vero, continua nella cavalcata dell’inattività visto che questo disco è stato registrato tra il 2015 ed il 2016! Resta un po’ un mistero cosa succeda dietro le quinte: si sa solo che la band esiste, oltre che essere decisamente letale dal vivo. (altro…)
(Metal Blade Records) Svedesi i Kvaen di Jacob Björnfot, titolare del progetto che vive molto vicino al confine con la Finlandia. La nazionalità di questo progetto del componente degli Autumn Death, anche (altro…)
(Selfmadegod Records) Henry Kane, ovvero Jonny Pettersson, multistrumentista, nonché tecnico del suono e produttore, e partecipe a tantissime band e progetti, come i Massacre, Just Before Dawn, soprattutto però Wombbath e via dicendo. Terzo album con questo vessillo nel quale ha da sempre riversato (altro…)
(Godz Ov War Productions) Pericoloso e maligno trio polacco che sigla un secondo album quattro anni dopo il debut e due dopo un EP. Königreichssaal suonano un black metal dal viraggio post, con una certa tensione e ansia che avvolge queste sonorità spigliate nonostante spesso si allaccino a tempi bassi o medi. Distorsioni (altro…)