KALANDRA – “Mørketid” (EP)
(By Norse Music) La musica dei Kalandra non è mai banale, pur avendo diversi aspetti che la rendono di facile assimilazione. La band di Oslo assorbe la cultura musicale della propria terra e la convoglia in un flusso che altamente fruibile. L’EP “Mørketid”, offre uno spettro abbastanza completo su cosa i Kalandra possano fare. Posto che la voce di Katrine (altro…)

(Osmose Productions) Infernale e devastante “Primeval Cult of Strength in the Womb of Suffer”. Settima opera dei polacchi Kingdom, mostruosi e ormai rodati alfieri del death metal più spietato, spesso veloce, maleficamente brutale e inquietante. I Kingdom suonano in maniera sicura, tenendo alta questa atmosfera devastatrice, apocalittica esprimendo
(Sumerian Records) Le Kittie si formarono nel 1997, con l’ondata nu metal nel suo massimo splendore e dalla quale hanno attinto il loro essere. Mercedes Lander, batterista, e Fallon Bowman, chitarra, fondano la band alla quale poi si aggiunge la sorella di Mercedes, Morgan e la bassista Tanya Candler. Da allora però sono state poi le Lander a pilotare le sorti 
(Noise Records) L’opera raccoglie per la prima volta insieme i primi tre album dei Kamelot e nella versione vinile colorati e CD: sono “Eternity” del 1995, “Dominion” del 1996 e “Siége Perilous” del 1998. Le tre versioni rimasterizzate, in più per “Siége Perilous” figurano tre versioni demo di “Kings Eyes” intitolata però “Look Through These Kings Eyes”, “Milllennium”
(SPV Recordings) Klaus Schulze tenne una tournée nel novembre del 1981 attraverso sei paesi e la cui conclusione si svolse all’Audimax di Amburgo. Al tour partecipava
(SPV Recordings) Nel 2008 una compagnia di produzione tedesca di film e documentari, chiese a Klaus Schulze di creare della musica per un lavoro diretto da Alex Biedermann e intitolato “Haker”. Era un
(Comatose Music) Questi texani pubblicano per la seconda volta con la Comatose Music. “Headless Cum Dumpster” è il secondo album dei Kill Everything che producono una buona coesistenza tra schemi slam e brutal death metal. Il parco chitarre, nel 
(Ván Records) I Kalmen nel proprio black metal tracciano nell’atmosfera generale passaggi in stile doom con vaghi elementi post black metal. “Sombre Vaults” è una nera, nerissima notte di tumulto dell’anima, dove le cadenze ritmiche dei pezzi sono blast beat 




(Svart Records) L’album in questione è stato pubblicato nel 2015 e vede una sua riproposizione da parte della Svart per il suo decennale. Kati Rán è una cantante, musicista e produttrice olandese da sempre impegnata in cose dark folk di taglio nordico impegnandosi a usare strumenti tradizionali, a fiato, a corda e percussivi. I suoi intrecci
(AOP Records) I Karg nascono da ciò che era una one man band creata nel 2006. Oggi sono un collettivo ben rodato con diversi album pubblicati e un target musicale che vuole combinare l’atmospheric black metal con il post metal e tendenze punk nonché shoegaze. Prediligono composizioni
(Fastball Music) Chris Techritz e Franz Harde incidono questo loro primo album in studio, promuovendo un canovaccio musicale tendenzialmente progressive metal nel maniera di fondere più sfumature. Da ardite e prestanti esibizioni thrash metal, il duo tedesco si riversa anche in vena di esibire il doom metal e il più classico e canonico
(Heavy Psych Sounds) È, purtroppo, solo la seconda volta che la redazione Metalhead.it si confronta con i Komatsu. “A New Horizon” è stato pubblicato nel 2018 e recensito 
(Zeta Factory) Dopo quarantatré concerti in giro per l’Europa a supporto degli Evergrey e prima di andare in tour con Eleine prima e Katatonia dopo, i Klogr pubblicano un live album che riprende i pezzi dell’ultimo lavoro in studio pubblicato proprio nel 2024. I ‘Kay-Log-Are’, come si dovrebbe pronunciare il loro
(Drakkar Productions) Maestosi e creativi i Khors, valido esempio del black metal ucraino. Band nata da elementi di Astrofaes, Hate Forest, Nokturnal Mortum e altre band. Pur non essendo quelli della prima ondata della scena black metal del suddetto paese, si sono distinti per un’evoluzione stilistica che non sembra dissimile a certe cose 
(Metal Blade Records) Sei anni per un nuovo album. Dopo una pandemia, situazioni personali o della stessa band, ora “This Consequence” campeggia davanti a noi. I Killswitch Engage sono ben legati alle loro matrici di stile più note, fatte di una continuità con il proprio blasone e dunque del proprio sound. I KillS rispetto ad altre metalcore
(ROAR! – Rock Of Angels Records) Nati come una band di metal melodico, i Kilmara si sono diretti poi verso qualcosa di più ampio, forse anche a causa di qualche cambio di formazione, fino a portare l’intero retaggio melodico nell’attuale power metal. La genetica della band vede hard rock, AOR e melodic metal vede limare i canoni classici del 

(Metal Blade Records) Trovo doveroso partire con una premessa: se un singolo brano è ben poca cosa per poter avere un quadro completo sullo stato di ispirazione di qualsiasi band, questo vale ancor più per un artista come King Diamond, il quale da sempre ci ha abituati a concept album dalle trame piuttosto complesse, dove la musica e la storia narrata vanno indissolubilmente a braccetto.
(Hammerheart Records) Una copertina epocale, degnamente ritratta da Álvaro Valverde, un titolo eccellente, “la triste situazione di Lucifero”, sono un insieme invitante per l’appassionato medio di death metal. La band danese pubblica il suo ottavo full length a cinque anni dal precedente, attraverso un buono stato di forma. “Sad Plight Of Lucifer” è
(Trollzorn Records) C’è tanto materiale in questo nuovo e monumentale lavoro dei Kromlek, a metà tra un album e una compilation di editi ma rielaborati. È di fatto un doppio album il cui primo disco vede del materiale inedito e raccolto nell’arco di dieci anni. Questo disco si intitola “III – III”. L’altro disco è una miscellanea di pezzi già editi ma
(Zeta Factory) La nostra società produce effetti incidenti su di noi perché strutturata sul profitto a danno del benessere fisico e mentale dei suoi partecipanti. Questo è l’assunto sul quale si fonda l’album “Fractured Realities” che arriva dopo sette anni dal precedente “Keystone”. Una lunga scrittura approfondita nell’anno sbagliato, il 2020, e una 

(Scarlet Records) Se “Emperor Rising” due anni fa ha solleticato all’entusiasmo dei più,