(Massacre Records) Dopo “Vengeance”, la Massacre Records ristampa anche “Regressus”, secondo album dei Mystic Prophecy: l’originale uscì nel 2003 nientemeno che per la Nuclear Blast, ma per chi scrive si tratta di un disco molto più omogeneo (e quindi certamente inferiore) a quello che l’ha preceduto. Un breve solo di batteria ci introduce alla ruvida “Calling from Hell”, che mostra un approccio più melodico ma comunque colmo di grinta. Stentorea “Lords of Pain”, poi abbiamo una sezione dove i brani si assomigliano un po’ tutti: rompe la monotonia “In your Sins”, che giostra su tempi più lenti e un sound più meditato. Fluviale e potente “When Demons return”; “Lost in Time”, dal canto suo, riverbera di suoni alla Metallica, come già accadeva nel predecessore. La traccia autotitolata è una vera e propria dichiarazione di guerra prima della feroce chiusa “The Land of the Dead”, emblema di un disco forse fin troppo quadrato e monolitico, ma comunque trascinante. Oltre a due tracce live di scarsa qualità (dal Wacken 2004, dove i nostri sembrano suonare davanti a un pubblico davvero esiguo), il pacchetto presenta anche due cover: “Fighting the World” dei Manowar e “Sanctuary” dei Maiden.

(René Urkus) Voto: 7/10