(Nuclear Blast) Sono un fan della prima ora degli Eluveitie, ho seguito i loro alti e i loro bassi (ultimamente soprattutto bassi e volendo ‘medi’), ma da un certo punto in poi ho avuto l’impressione che, pur mantenendosi a un discreto livello, la band avesse perso lo smalto dei suoi giorni migliori. Fra un cambio di formazione e l’altro, gli svizzeri ritentano la carta del disco acustico, dopo che “Evocation I”, che molti hanno osannato senza mai aver ascoltato un ‘vero’ disco folk metal, si era rivelato, almeno per chi scrive, spento e assolutamente non incisivo. Stavolta i diciotto brani del seguito (spesso brevi intro o parti parlate) sono dedicati ciascuno a una divinità dell’antico pantheon centroeuropeo, e gallico in particolare; andiamo certamente meglio, ma se avete una cultura di genere vi renderete conto che ci sono prodotti molto, molto superiori in giro… “Epona” ha un approccio sostenuto, che ha anche suoni e movenze mediterranee: è l’occasione per presentare la nuova singer Fabianne Erni, che ha verve ma forse non la voce vibrante ed erotica di Anna Murphy, ora impegnata con il suo progetto Cellar Darling. Non è comunque l’unico caso in cui i nostri accoglieranno nel sound sonorità ‘altre’: penso in particolare agli strumentali “Grannos” e “Aventia”, vicinissimi al folk irlandese. “Nantosvelta” è un ulteriore strumentale, ma senza particolari sorprese; “Lvgvs” ha invece, probabilmente, il miglior refrain e il miglior giro di violino del disco. Esaltazione tribale nella breve “Catvrix”, mentre “Ogmios” non è altro che una versione acustica di “Inis Mona”. “Esvs” si lancia in un evocativo finale a cappella, mentre la dolce “Antvmnos” rimescola altre melodie del passato della band; anche “Belenos” si concede a ritmi nostalgici e accorati. Alla fine dell’ascolto indubbiamente restano in testa alcuni pezzi: ma “Pantheon” è come una bella birra commerciale ghiacciata bevuta d’estate da un estimatore delle finezze artigianali: funziona e si fa godere, fa insomma il suo ‘lavoro’, ma non regge di fronte a prodotti più ricercati.

(René Urkus) Voto: 7/10