(InsideOut Music) Interessante il secondo album di Nad Sylvan. Il primo lavoro uscì due anni fa e parlava di vampiri. Ora, ripescando una bozza di canzone del 1989, ecco un titolo originale che torna poi a parlare di vampirismo. Nad è un artista svedese, classe ’59, anche collaboratore di Steve Hackett in progetti Genesis Revisited (non a caso Steve è ospite nell’album assieme a vari altri guests) e con ‘la sposa che dice no’ siamo in territori rock, rock teatrale, vagamente nella rock opera… in sintesi un prog rock brillante, dinamico, un rock che racconta storie, che musicalmente accompagna una fiaba, una vicenda, un susseguirsi di eventi e emozioni… ormai sommati nel secondo capitolo di quello che potrebbe diventare una trilogia. Con una valanga di guests (comprese un paio di vocals femminili), ci sono tanti strumenti ben amalgamati, con vari assoli identificativi e di altissimo livello; otto tracce intense, di lunga durata, piene di cambi ed idee senza limiti o barriere. L’unico neo, ad essere sincero, è un main vocalist che non mi esalta, anche se il suo timbro ha un che di canzonatorio e per certi versi perverso, quindi molto in linea con il concetto dell’opera; comunque “The Bride Said No” resta un lavoro molto valido, probabilmente non è un album da livelli alti di fantomatiche classifiche, ma è farcito di fantasia, creatività, abilità tecnica ed una grande capacità di mettersi in gioco: alle porte dei 60 anni Nad ha idee estremamente giovani, intelligenti e trasudanti una vastissima esperienza musicale!

(Luca Zakk) Voto: 7/10