(DysFunction Records) Il Ciementificio è in azione, le ciminiere fumano, qualcosa sta per accadere. “Marcia Marcia” nuovo lavoro dei pazzi abruzzesi. Nuovo lavoro per una band che è stata indicata con diversi aggettivi, ma altro non sono dei narratori, spietati e cinici, del mondo che circonda tutti noi. Sopra le righe per quello che dicono (ma sono sinceri e non diversi da molti di noi) e per come lo fanno, attraverso un thrash metal maledettamente slayeriano. Quindi spietato, come i loro testi, indiavolato e figlio della morte. Quando parte “Tronista Sei il Primo della Lista” e sento il verso “l’estetista è il tuo signore” e “trovati una fatica eunuco senza gloria”, so che “Marcia Marcia” è diretto e sincero e che è un album dalle tematiche espresse in modo freddo, come un rettile assassino. Grazie anche alle rime, il vero ritmo testuale e che danno forma ai contenuti di canzoni dal titolo eloquente: “Rapimento Alieno”, “Pogo alla Volta”, “Maiala”, l’ambigua “Faraone Riccone” e “Il Treno della Morte”. Il tutto è sovrastato da un metal maligno e vibrante, frutto di una lucidità esecutiva unica e dalle fattezze old style, perché loro adorano gli Slayer e lo dicono sempre, ma come in “I Love You Thrash Metal” (una vera canzone d’amore) non si dimenticano di Kreator, Destruction, Tankard , Sodom eccetera. Canzoni da shock, anche nel caso di “Io e Te Tre Metri Sotto Terra” oltre 11′ di thrash metal fluido, divertente, ma di gran classe. Non ho mai amato la musica con risvolti ironici, demenziali e canzonatori, ma la rabbia narrativa e l’estro musicale dei Ciementificio è unica, forse solo i Punkreas, prima di loro, hanno saputo fare meglio.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10