(Talheim Records) Scoprii gli Austriaci Nocturne la scorsa estate, all’eResia Metal Fest, dove figuravano tra gli headliners. Un black rituale, energetico, in qualche modo tribale, suonato da musicisti di alto livello con un vocalist fenomenale, capace di un growl feroce ma anche di un clean baritonale travolgente. Esistono da oltre un decennio, ma il debutto è arrivato solo nel 2016 e questo nuovo lavoro, il secondo per l’appunto, conferma il valore del duo (voce e batteria) che nella versione live diventa un quintetto scenografico, efficace e coinvolgente. Ma come suona “The Burning Silence”? A dire il vero non lo so. Questo è materiale con una componente spirituale, con un valore emozionale immenso ed è impensabile essere interrotti durante l’ascolto degli 8 brani, un ascolto che si eleva ad abbandono, ad uno stato di trance eccitante nel quale profondità ed introspezione si mescolano con rabbia ed energia fuori controllo, anche grazie a mid tempo potenti, parti tirate di ottimo valore ed un fattore atmosferico molto dominante. Perché dico che non è pensabile essere interrotti durante l’ascolto? Perché è proprio quello che succede ascoltando questo materiale promozionale. Vedete, scrivo da anni. Ascolto ciò che voi forse comprerete o scaricherete (spero legalmente…)… dico la mia, divago, scrivo, oso giudicare. Lo faccio con coscienza, sincerità… e tutto quello che chiedo è alimentare la mia insaziabile fame di suono. Noi della stampa, più o meno professionale, riceviamo pochi supporti fisici e molto materiale digitale. Quest’ultimo viene marchiato (watermark) più o meno individualmente, per far si che la diffusione illegale sia potenzialmente tracciabile, risalendo al responsabile che ha diffuso nell’etere materiale a lui riservato per fini redazionali. Il watermark, di solito, non è percettibile all’udito e pertanto non modifica in alcun modo, dal punto di vista dell’ascolto, il brano. “The Burning Silence”, invece, soffre un watermark violento: ogni tot secondi (almeno 3-4 volte per brano), il volume si abbassa e una voce fuoricampo recita una tediosa frase: “You are listening to a promotional copy of the new album of Nocturne” (‘state ascoltando una copia promozionale del nuovo album dei Nocturne’, ndr). La frase non è in sottofondo. È dominante. Distrugge la canzone ma, soprattutto, annienta quel feeling atmosferico generato dagli (ottimi) brani. Se mi leggete, saprete che non amo descrivere la musica dal punto di vista tecnico, in quanto prediligo quasi sempre il fattore emozionale. E qui le mie emozioni vengono annientate, lapidate, lacerate. Intuisco di essere davanti ad un grande disco rinchiuso dentro questi tre quarti d’ora, i quali comprendono una efficace cover degli Ultravox. Ma l’intuito non è una prova tangibile. L’intuito è solo una sensazione priva di fondamento. Ed io semplicemente non posso ascoltare materiale di alta qualità artistica torturato da simili disturbi: avrei preferito suono a basso campionamento e magari monofonico, il tutto concepito sempre per evitare la diffusione illegale. Sto accusando i Nocturne? No. Diciamo non completamente o non esattamente. Probabilmente hanno preso misure un po’ troppo eccessive… ma la copia illegale, il download pirata ed il sistematico furto di arte pensata per la vendita sono una componente costante della nostra società, specialmente nel mondo digitale. Si trovano download non autorizzati di album settimane prima della pubblicazione ufficiale, e questo a causa di intenzionali leak i quali sono (spesso?) causati da parte di personale addetto ai lavori, come gli autori di recensioni per stampa musicale. Metalhead.it è contro queste pratiche e custodisce gelosamente il materiale promozionale ricevuto. Molti colleghi di altre testate sono in linea con il nostro atteggiamento… ma ci sono fin troppi sprovveduti che si improvvisano giornalisti o scrittori, mettendo assieme un orribile sito in cinque minuti tanto da osare la pretesa di ricevere materiale destinato alla stampa. E queste misure difensive adottate dai Nocturne sono il risultato. Comportamenti indegni da una parte e contromisure esagerate dall’altra. I pirati non godranno di questo materiale, ma nemmeno chi lavora seriamente. Inoltre i Nocturne non godranno delle recensioni estremamente favorevoli (secondo il mio intuito) che si meritano pienamente. Alla fine, il conto lo paga -come sempre- lei; l’arte. E questo lo trovo infinitamente triste. Voto? L’intuito punterebbe verso un’approvazione ad alti voti… ma mi riservo il giudizio quando riuscirò a sentire l’album in maniera decente.

(Luca Zakk) Voto: s.v.