(Harvest Of Death/Signal Rex) Logge nere, cantine umide, fognature, antri poco raccomandabili… In Europa c’è ancora chi concepisce e suona la musica black in questi luoghi. Musica totalmente chiusa al pubblico se per pubblico si intende più di 40 persone in una stanza; musica intima ed esclusiva, spesso letteralmente solo per gli addetti ai lavori. Mi è capitato una volta di andare ad un concerto di questo tipo. Quattro gruppi, 30 persone di pubblico in gran parte composto dai membri delle band. Insomma, è proprio il caso di dire ‘musica per pochi’. Addirittura c’è chi concepisce come un controsenso registrare un genere musicale che ha queste premesse ma a mio avviso è un’utile testimonianza di come il black sotterraneo continui a sopravvivere. Nello specifico questo gruppo è portoghese e fa parte dell’Aldebaran Circle insieme ad una manciata di altri gruppi. Va da sé che questa è musica volutamente registrata in presa diretta e cattiva come non mai, foriera di un black ruvido e primordiale. La voce in questo caso è di quelle urlate e laceranti, giusto per destabilizzare maggiormente, come se ce ne fosse bisogno… Che dire, consigliati solo a chi ama il black fatto così, astenersi fan dei Dimmu Borgir e affini grazie…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10