(Nuclear Blast Records) Debutto per The Spirit, quartetto tedesco formatosi nel 2015 e, bruciando le tappe, già sotto l’ala protettrice della Nuclear Blast. La proposta della band è un death/black di matrice scandinava palesemente debitrice al sound dei Dissection, con qualche richiamo ai primi Naglfar. La title track è una intro graffiante e melodica che subito lascia il posto all’assalto di chitarre e batteria perpetrato dall’incipit iniziale di “Cosmic Fear”, la quale ben presto assume sembianze più epiche e cadenzate. “The Clouds Of Damnation” parte violentissima, con tremolo picking e blast beats, vocals malvagie (ottima la voce di MT, dotata di un growl tagliente e perfettamente comprensibile). Dopo una parte centrale molto melodica ed impreziosita da un pregevole solo di chitarra, la canzone si avvia al finale così com’è iniziata, con velocità ed aggressività a farla da padrone. “Cross The Bridge Of Eternity” è nuovamente epica, cadenzata e solenne, sferzata da sporadiche accelerazioni che danno quel dinamismo in più. La seconda parte dell’album verte maggiormente su queste sonorità, toccando l’apice con la conclusiva “Fields Of The Unknown”, pezzo che chiama in causa i Bathory più epici. Un debutto notevole, da parte di una band giovane ma già sicura dei propri mezzi.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10