copshakra(AFM Records) I Shakra sono fantastici. L’immagine è curata. Sanno suonare. Hanno un cantante bravissimo, che tra l’altro ricorda la new entry dell’altra hard rock band svizzera, i Gotthard. Suonano benissimo, ogni riff è azzeccato, ogni accordo colpisce dritto in fronte. Sanno scrivere canzoni, le quali sono potenti, cariche di energia,  con ritornelli impossibili da dimenticare. Questo “Powerplay” rispecchia esattamente queste caratteristiche della band, e si propone sul mercato con esplosiva prepotenza: quasi cinquanta minuti di sano e vero hard/power rock, curato nei minimi dettagli, godibile, intenso, ricco in ogni aspetto, compresi gli assoli che in molte tracce sono veramente belli. Il sound non è mai povero, anzi, sempre ricco di dinamismo, potente, ben mixato e prodotto. La voce di John Prakesh è aggressiva, graffiante, ma anche capace di melodiose intense performances. Un cantante versatile, perfetto anche per generi quali power metal, e progressive metal. “Life Is Now” apre con decisione il disco, e si offre come pezzo memorabile, con un ritornello semplice, schietto, diretto. La seguente “The Mask” propone un assolo stupendo, e pure abbastanza lungo, dove i chitarristi si sbizzarriscono, dimostrando così le ampie capacità. Un pezzo molto potente, che potrebbe stare benissimo su un album di Axel Rudi Pell. Anche la seguente “Higher” è irresistibile, con il suo intermezzo che definirei quasi epico. La divertente ed elettrizzante “Save You From Yourself” chiude la prima metà del disco, catapultando l’ascoltatore sulla seconda parte, quella che personalmente reputo un concentrato di potenziali hit: “Dream of Mankind” è imponente. Un pezzo stupendo, con una struttura semplice, ma ricco, grintoso, potente e con quel ritornello meraviglioso, capace di attirare l’attenzione anche di un ascoltatore meno concentrato. E’ una di quelle canzoni che se viene riprodotta alla radio, improvvisamente, la vostra attenzione viene attirata con brutale magnetismo, forzandovi ad abbandonare qualsiasi altra attività. Suonata bene, cantata meglio, ed ancora con assoli validissimi e capaci di trasmettere emozioni. “Because of You” segue la scia di “Dream of Mankind”: ritornello mitico, riff grintosi, ed una chitarra schietta e veramente bella. Anche la finale “Too Good To Be True” non può deludere nessuno: una power ballad vecchia scuola, con un bel testo, l’immancabile irresistibile ritornello, e pure un bellissimo pianoforte. A cavallo tra l’hard rock e qualcosa di più potente, più heavy, più power, i Shakra convincono ancora una volta. Questo album è fantastico, intelligente, potente e divertente. Assolutamente irresistibile.

(Luca Zakk) Voto: 8/10