(Season of Mist) Grazia e bravura di questo angelo norvegese sono diventate incommensurabili. Sylvaine è una multistrumentista che oggi raggiunge la giusta alchimia nello sviluppo del proprio songwriting. Fasi alternative metal e black metal, contrastate da melodie, atmosfere e nebulose emotive di natura atmospheric. Una sovrapposizione che sprigiona qualcosa di spirituale, mistico. Un qualcosa che ha grazia, personalità, classe. Voce, chitarra, basso, batteria, sintetizzatori diventano l’orchestra, Sylvaine il direttore che indica la direzione, i tempi, le dilatazioni e i fulminanti momenti di catarsi e scuotimento. Sylvaine è l’essere supremo che governa questo universo sonoro vasto quanto il paradiso. Dopo un tour con Harakiri For The Ski, una band non distante da quanto la norvegese riesce a creare, Sylvaine si è rifugiata in uno studio francese (pare che con la Francia abbia un forte legame) per creare “Atoms Aligned, Coming Undone”. Era il 2017 e con il missaggio del fonico Benoît Roux e la partecipazione di due musicisti, cioè Stephen Shepard e addirittura Stéphane “Neige” Paut del duo Alcest, 43′ di atmosfere plasmate a turno da rock, black metal, avantgarde, riescono a cingere l’ascoltatore, qualsiasi tipo di ascoltatore, e trasportarlo in quel mondo dal quale Sylvaine ci guarda.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10