(Century Media) Disco coinvolgente, emozionale, avvolgente. Il settimo album dei finlandesi Swallow the Sun è pura poesia, puro sogno. Quel cantato feroce, che assomiglia alla voce harsh degli italiani In Tormentata Quiete specie quando si affianca alla voce femminile, riesce ad essere un nucleo malvagio e tagliente in quel contesto di doom estremo, una malinconia superlativamente espressa con maestria ed efficacia sonora. Solo due mesi fa è uscito l’EP “Lumina Aurea” (feat. Einar Selvik dei Wardruna e Marco I. Benevento dei The Foreshadowing), ma questo nuovo album è la trasposizione sonora delle emozioni più oscure, dolorose e pregne di lacrime. Harsh vocals e clean vocals si confrontano con enfasi poetica, dando vita ad una esperienza teatrale sublime: la title track apre esaltando e generando una potenza depressa senza confini. Riflessiva e decisamente introspettiva “The Crimson Crown”, malinconica “Firelights”, drammatica “Upon The Water”. Intensa e profonda “Stone Wings”, seguita dalla lacerante “Clouds On Your Side”, e le due assieme generano un segmento del disco in grado di evidenziare una certa vicinanza a capitoli dark gothic dei Paradise Lost. Più ambient e ricercata “Here On The Black Earth”, prima della triste ma sensuale, nonché conclusiva “Never Left”. Fine, disperazione, malinconia ma anche un velato oscuro ottimismo. Un esempio sublime di emozioni tradotte in arte sopraffina, un’arte curata e capace di coinvolgere le intime sensazioni dell’ascoltatore!

(Luca Zakk) Voto: 9/10