(Karisma Records) I ‘caravella scarlatta’ sono una band prog brasiliana, nata otto anni fa e con all’attivo un debutto intitolato “Raschuno”. Ma per quale motivo un’etichetta eclettica come la Karisma è finita ad interessarsi di questo progetto? Perché si tratta di puro prog: quello retrò, quello anni ’70, quello inglese e quello italiano, quello con linee di basso caldissime, quello con chitarre piene di emozioni, quello che garantisce libertà nell’uso di strumenti non convenzionali come il violino e -soprattutto- quello che apre su un fiume di tastiere dal sound antico, il tutto supportato da un drumming caldo e coronato da un singing timido, ma provocante, sensuale, ricco di melodia. I musicisti suonano questo genere esattamente come deve essere suonato: lunghissimi assoli di tastiera su loop di batteria e basso che si incrociano, si incontrano, si scontrano, si intrecciano e crescono verso la successiva evoluzione. Brani come “Cosmos” offrono una lunghissima sessione strumentale dove ad un certo punto tutto diventa un assolo di basso e tastiere che provoca semplicemente un orgasmo. Labirinto di tastiere e accenti melodici con la opener “Um Brilho Fragil no Infinito”. Pulsante ed eccentrica la title track, una canzone che tra le altre meraviglie offre una melodia vocale irresistibile. La band si scatena musicalmente con lo strumentale “Atmosfera”, brano nel quale ogni musicista dimostra una abilità ed un dominio dello strumento stupefacenti, riuscendo ad intrecciare trame musicali contorte ma assolutamente magnetiche. Maledettamente vintage, dalla batteria alla voce, la suggestiva e teatrale “Gigantes da Destruição”. Pulsante, impulsiva e nervosa “Futuro Passado”, capolavoro assoluto “Cosmos”, un brano con una motivo fantastico e linee di basso che provocano estasi, prima della conclusiva e lunghissima “Planeta-Estrela“, una canzone che apre citando gli Hawkwind, per poi abbandonarsi ad un groove micidiale, dove basso e batteria stendono un tappeto di vibrazioni insistenti e in costante crescendo, acompagnando verso cambi di sceneggiatura nei quali il vocalist appare oscuro mentre il batterista disegna opere d’arte con i piatti del suo strumento. Con testi (in portoghese) che parlano di viaggi cosmici, tematiche science fiction, tematiche ambientali, i Caravela Escarlate danno vita proprio a questa caravella aliena scarlatta, la quale trasforma qualsiasi altro mezzo di trasporto in un’altra nave, o astronave. Karisma Records parla di questa con timidezza, la propone quasi bussando educatamente alla porta del pubblico, definendo band una opportunità per i fans del genere, qualcosa che tali fans dovrebbero certamente ascoltare. Ma la verità è un altra e questa proposta appare riduttiva: “Caravela Escarlate” è un capolavoro di musica, melodia, ensemble ed improvvisazione senza alcun limite, sia esso temporale, storico o… spaziale!

(Luca Zakk) Voto: 10/10