(Ritual Productions) Salbrox. Zolfo in lingua enochiana. Lo zolfo è un fondamento dell’alchimia: feconda il mercurio. E lo uccide. Lo zolfo è fuoco. È potenza maschie. È volontà divina. È universo, è universale. È morte ed è rinascita. È immortalità. Ed è essenza demoniaca. I Nibiru, dinnanzi a quel che sembra il loro quinto album, cessano di essere musicisti che usano le note per dipingere un credo, un pensiero, una energia, un rituale. Con “Salbrox” i Nibiru vanno oltre. Superano il limite e varcano una, la, soglia. “Salbrox” è un vera e propria espressione di rituale ipnotico, psichedelico, celestialmente dannato, supportato da un muro sonoro che annienta, annichilisce. E sadicamente infierisce. Suoni. Chitarre. Basso. Drumming: tutte componenti di un soundscape votato al rito, all’inebriante respiro di un rito che diventa dominante lasciando la musica nel fondo, colonna sonora dannata di un Oroboro senza fine, senza inizio, senza interruzioni, con ipotetici estremi annegati nel concetto remoto di alba e crepuscolo del tempo. Il rituale alimenta le torce che fendono l’oscurità con l’assenza di speranza di “EHNB”, brano scandito e scalfito da suoni ipnotici, drumming rituale e vocals possedute. Perversione sonora, putrefazione doom e linee vocali erotiche con “EXARP”. Isterismo dissonante con “HCOMA”, ipotesi di riff comunque tetri su “NANTA”. Una dimensione che rende l’inquietudine un metallo pesante su “ABALPT”. Congettura di resurrezione, di luce, di aria con le rarefatte note di pianoforte presenti su “BITOM”, prima dell’instabilità psichica della lunga e conclusiva “RZIORN”. Passo avanti nel percorso artistico. Mutazione. Trapasso verso dimensioni irraggiungibili ai comuni mortali. Un passo con direzione discendente, un ulteriore passo verso il basso nella verticalità spirituale… un passo verso gli inferi, verso le fiamme, verso quello zolfo alchemico tanto adorato, ambito, desiderato. Alla fine rimane solamente proprio quello zolfo. Anzi, l’odore di quello zolfo. Stimolante, identificativo, provocante. Dissacrante. Eccitante.

(Luca Zakk) Voto: 9/10