(Fastball Music) Secondo album degli australiani Demonhead, dopo “Bring On The Doom” del 2015. Pubblicato autonomamente dalla band nell’agosto del 2019, “Black Devil Lies” è ora riproposto con l’insegna della Fatball Music e con tre bonus track. È passato dunque del tempo tra i due lavori, ma la band si è tenuta in allenamento in sede live, tanto che è stata anche di supporto a Geoff Tate in Europa. I Demonhead fabbricano un onesto album di heavy-groove metal. Le etichette di genere sono però approssimative, in quanto gli australiani creano parti di puro heavy metal e altre intrise di groove, risultando più robuste e toniche, ma adducibili a un metal dal senso più vasto e meno settoriale possibile. Da subito si apprezzano gli assoli di Rüe Power, chitarrista appunto solista, che ne spariglia diversi dal feeling melodicamente epico. Dave Lowes è alla ritmica, nonché cantante, spalleggiando bene i momenti nei quali Power salta fuori in solitario. Proprio le fasi centrali dove assoli e refrain a sostegno di ritornelli sono tra i momenti più coinvolgenti. Il resto, nei pezzi, è un equilibrio basato su del neo-thrash metal. La title track infatti ricorda, anche vocalmente, i Testament, pur non spingendo in fatto di forza e velocità verso la direzione dell’icona thrash della bay Area. “Black Devil Lies” è uno spaccato di potenza e melodia, con arrangiamenti ritmici che incalzano e valorizzano i passaggi e le sezioni dei pezzi.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10