copsvaetcrown(Listenable Records) Suoni dissonanti, ritmi brutali. Atmosfere coinvolgenti, momenti di ansia ed infine rabbia mostruosa. Un album che è l’esibizione delle ferite del genere umano, del collasso dei sistemi, della discesa verso la devastazione.  Death metal spinto verso livelli alternativi, con influenze black, con iniezioni di materiale intelligente che allontana dalle etichette, che spinge i Francesi Svart Crown verso una propria idea di stile. Un album con una fluidità malata: niente di strettamente convenzionale. L’impostazione delle canzoni è diversa dal solito, quasi una progressione di concetti, una evoluzione di idee che vanno via via componendo le singole tracce e poi l’intero album. Produzione efficace e registrazione ottima per un’esperienza sonora sconvolgente, inquietante, malvagia, punto terminale della speranza, punto di partenza di una spirale di disperazione che in pezzi come “In Utero – A Place Of Hatred And Threat” riescono a risaltarne la massima espressione. Freddi come chiodi che si infilano nella carne in pezzi come “Until The Last Breath”, basato su ossessivi arpeggi che portano il pezzo decisamente sul filone black metal. Feroci e tecnici su canzoni come la title track e “The Therapy Of Flesh”, capaci di sbattere in faccia evoluzioni musicali originali, decisamente ben strutturate e filanti che li portano a risultare innovativi, epici, e maestosi su tracce come “Intern . Virus . Human”. Un disco strano. Un disco che spiazza… non identificabile con un genere, capace di offrire diverse chiavi di interpretazione mantenendosi tuttavia compatto e ben strutturato attorno all’idea diversa che questa band ha del metal estremo.

(Luca Zakk) Voto: 7/10