(Mortal Music) E venne il momento di “Album of Man”. Dopo aver pubblicato due EP “Man :: Instincts” (QUI) e “Man :: Intrinsic” (QUI) esce il terzo, ma sotto forma di album nel quale si riprendono i sei pezzi dei due precedenti EP più quelli di nuova composizione che chiudono il progetto. La band inglese (sono della Nuva Zelanda, ma ormai vivono a Londra) è nuovamente testimone di un metal/rock progressivo e mutevole, fatto con distorsioni solide ma scorrevoli, batteria dinamica, tendenze post metal, doom, scorci quieti alla Motorpsycho di fine anni ’90, melodie fresche e situazioni ruvide. Non riesce facile descrivere la musica elaborata dagli inglesi che hanno il merito di sapersi differenziare continuamente e che adesso presentano il progetto finito, compensato nella sua interezza e dunque dal significato completo. I Monsterworks in futuro evolveranno ulteriormente le sonorità insistendo sulla deriva metal, oppure si confronteranno con maggiori spazi di atmosfera o intimisti? Un futuro ignoto, ma il presente dei Monsterworks è ampiamente chiaro e prende un nome che sembra una verità assoluta: “Album of Man”. La band ha dei margini di miglioramento, in particolare nell’affinamento del songwriting, nonostante abbia una discografia ed esperienza di tutto rispetto, oltre a dimostrare un sound comunque unico.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10
