copbrutus(Svart Records) Un salto nel passato. Questo album è una macchina del tempo programmata per gli anni ’70. Il loro look, la loro musica, il loro modo di registrare la musica stessa: tutto così vintage, tutto così meravigliosamente seventhies. Niente elettronica. Niente ProTools. Solo hard rock antico, registrato come in antichità, suonato come in antichità. Sono scandinavi (Svezia e Norvegia) e non si limitano a cercare quel suono vintage, anzi, per loro quel modo di fare musica è una specie di filosofia di vita. Le nove tracce non fanno solamente ricordare l’epoca hippie: sembra proprio che siano state scritte e registrate oltre 40 anni fa! Feeling totale: quel rock pieno di blues, pieno di boogie… così sincero, così suonato e vissuto. Ispirazione Black Sabbath (il cantante ricorda Ozzy nel timbro vocale),  Grand Funk Railroad, Pentagram, per una dimensione musicale irresistibile, magnetica, dove certe canzoni riescono a generare una magia stravagante, quasi una stregoneria sonora, quasi la spiegazione di un’era, di un modo di pensare, di godere la vita. Riff che catturano. Assoli, tanti, e di ottima qualità. Effetti e strumenti ormai da museo. Il tutto per creare piccoli capolavori come “Big Fat Boogie”, semplice e geniale. Oppure questo slow blues di “Blue Pills”, con quel ritornello così misterioso, quasi lugubre. Per scatenare la perversione melodica su “The Witches Remains”, o la grinta southern di “Crystal Parrot”, seguita da “Reflection”, un pezzo che aleggia nell’aria, che vola, che non è materia, non è sostanza, solo magia, solo sensazione. “Behind The Mountain”, già dalla copertina, fa venire una certa nostalgia. I suoni precisi, elettronici, matematici di qualsiasi band moderna perdono improvvisamente sapore: manca il sale, manca lo zucchero. Manca l’anima. I Brutus fanno ricordare. I Brutus rivelano le origini. I Brutus riportano al nucleo. I Brutus lasciano il segno, perché questo disco, dopo due ascolti diventa indelebile. Diventa, per il cervello, qualcosa di naturale, di necessario, di vitale. Naturalmente, disponibile anche in vinile, altrimenti nulla avrebbe più alcun senso.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10