copdragonhammer(My Kingdom Music/Audioglobe) Voltandomi verso la prima torre di cd del mio studio, e scorrendo questi ultimi fino alla lettera D, distinguo chiaramente la costina di “Time for Expiation”, un disco che nel lontanissimo 2004 fece grande fatica a uscire dal mio stereo. Finalmente, i romani Dragonhammer tornano con un nuovo album, stavolta per la sempre accorta My Kingdom Music: è bello veder tornare in pista (anche se con formazione profondamente rinnovata) un’altra delle storiche formazioni del power italiano. Stavolta addirittura con un concept album, primo di una serie… È la fine del mondo: i capi di stato scappano sulla stazione orbitante, la restante umanità… beh, deve arrangiarsi. Questa la storia alla base di “The X Experiment”, che ci accoglie con l’opener “The End of the World” attraverso un sound tastieratissimo, degno dei migliori Stratovarius, ma con in più una potenza power che fa pensare a band più spigolose come ad esempio gli Iron Savior. Al pezzo partecipa anche il sempreverde Roberto Tiranti, mentre su “My Destiny”, altra grande canzone della tracklist, troviamo Titta Tani. Il tocco prog che ha caratterizzato tanto, in passato, le uscite della band, si avverte soprattutto in “Escape”; dal canto suo la titletrack divaga splendidamente con tastiere ‘spaziali’ che rimandano a 3 se non a 4 decadi fa. In generale mi sembra comunque che i nostri abbiano oggi un sound più diretto, anche se sempre gradevolmente retrò. La ballad “Follow your Star” ha dei toni meravigliosamente celtici prima del gran finale, con l’ipermelodica “Last Solution”, dove finalmente le chitarre si ritagliano uno spazio degno. Per quel che mi riguarda, i Dragonhammer sono (come sempre) promossi a pieni voti, con la speranza che adesso non ci abbandonino per altri nove anni!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10