fotoBLITZKRIEGBABYUn progetto che dipinge con arte tutto ciò che si può definire decadenza, mancanza di speranza, orrore, odio, marciume. In una parola: l’umanità. Mi sentivo così ispirato da questa purissima manifestazione di agonia auto inflitta, che mi sono lasciato andare, cercando di estrarre il lato più oscuro di Kim Sølve, la mente dietro questo strano progetto. Volevo l’oscurità, lui ha distrutto il significato di luce. Godetevi questo dialogo. Potrebbe portare il vostro punto di vista su limiti estremi. Limiti pericolosi. (English version)

Ave. Che album oscuro. Mi ha colpito molto. Mi ha lasciato senza fiato… fino a quando il tuo promoter mi ha suggerito di farti delle domande, svegliandomi dal torpore. Bene… io ignoravo il tuo progetto. Ed il primo ascolto distratto non mi è piaciuto. Però dopo sono uscito di testa, perché questa roba è oscurità fottutamente pura, espressa in una modo ancor più oscuro. La cosa interessante è che non si tratta di metal (genere del quale scrivo) ma il marciume che manifesta è più deviato della maggior parte dei progetti metal. Quindi: come ti definisci? Credo che “Industrial” sia troppo limitato, e credo anche che tu sia la persona più qualificata per rispondere ed etichettare la tua creatura.

Grazie, Luca. I Blitzkrieg Baby vengono da un posto oscuro, senza dubbio. Onestamente trovo che Industrial sia una definizione appropriata, in quanto non ci vedo una limitazione della stessa. Altre a quella credo che musica elettronica possa andare bene. L’album può richiedere un po’ di tempo per essere capito in quanto non rispettiamo alcuna formula dogmatica. Ma non è un album difficile secondo me, alcune canzoni hanno anche un ritornello che potrebbe spingere nella direzione del pop. Pop music dal cuore dell’oscurità, ecco cos’è. Sono d’accordo, naturalmente, che è più deviato di molto metal. Raramente trovo del metal veramente deviato. Per me, che sono stato nella scena black metal fin da ragazzino attirato da quel senso di vero pericolo, il metal ha perso la sua reale durezza e l’oscurità della metà anni novanta. Il metal, come molti altri ambienti commercializzati e accomunati, è la prima scelta quando qualcuno cerca un’alternativa al mainstream, rendendolo più una imitazione di un sub-mainstream oscuro, il che significa che molti argomenti sono ora consumati e non hanno più lo stesso effetto che avevano in passato. Mi spiace se questa cosa vi provoca. Beh, non mi importa davvero. Comunque io suono ancora metal nei Manimalism, quindi prendetemi come vi pare.

Le informazioni stampa dicono che la tua musica contiene “ogni elemento musicale che i BLITZKRIEG BABY considerano necessario esporre gli argomenti nel modo più profondo”. Dov’è il limite? Il confine? Dove andrete a finire?

La musa dei Blitzkrieg Baby è la mia negatività cronica, il tappeto mentale bombardato da impressioni negative che mi vengono servite quotidianamente, tutto il giorno, per il semplice fatto che sono un maiale in un regime di supremazia dei maiali. E’ uno stato d’animo consistente, credo, nel lavoro dei Blitzkrieg Baby e li c’è la maggior parte della nostra identità. E’ difficile evidenziare cos’è esattamente, ma è lì e non è legato a genere, formule o qualsivoglia necessità di appartenenza o approvazione. Se c’è un confine, quello è dove un qualcosa non è più in linea con i Blitzkrieg Baby.

Nella mia recensione ho osato scrivere “poesia macabra”. Dov’è la linea di demarcazione che divide la tua musica dalla tua poesia?

Blitzkrieg Baby è l’essenza dei suoi testi, ma anche dell’artwork e della musica che produce. Viene tutto dallo stesso posto miserabile, ed è diffuso con il medesimo sorriso sarcastico. Alcuni nostri lavori nascono ta un testo, altri dalla musica. A volte la musica è creata principalmente per supportare la parte vocale, altre volte scrivo una melodia pop, altre volte proprio non consideriamo le parti vocali.

fotoBLITZKRIEGBABY2In un certo senso posso pensare che quotidianamente potrei guardare la TV o ascoltare la tua musica. Il livello di orrore e decandeza è simile. Il tuo, almeno, è arte. Il resto? Lo chiamiamo notizie. Com’è possibile che noi, la così detta razza più evoluta del pianeta, siamo in realtà una simile mostruosità?

Mi faccio le stesse domande ogni giorno. Siamo e siamo sempre stati dei maiali. Distruggiamo anche quando non proviamo a distruggere, anche quando cerchiamo di fare il contrario. Demoliamo e spazziamo via tutto ciò che ci circonda. Siamo patetici fallimenti della natura. Siamo maiali. A volte dipingo l’umanità come un animale malato, che si trascina attraverso i secoli, diffondendo infezioni e torture mortali senza pensarci o importarsene, sempre al confine tra il morire ed il restare vivo per sempre ed ancora, provocando ulteriore agonia, malattia e disperazione a tutti e tutto, praticamente un viaggio senza cervello che lascia dietro tracce di morti orribili ed inconcepibili. Ma c’è sempre la ricerca del piacere che distrae da tutto questo.

Guardiamo al livello di indecenza verso il quale noi umani ci siamo spinti. La reazione di Blitzkrieg Baby? Risate? Sorrisi? Urla? Qual è la sensazione? Ironia? Orrore? Amore? Odio? Piacere? Disgusto?

Tutto assieme contemporaneamente. Lo spettro completo è inevitabile, ed è seguito da vuoto ed apatia. Il disgusto viene somministrato in dosi quotidiane. Ed io non sono migliore di altri. Blitzkrieg Baby non eleva la mia persona sopra ad altre, io non sono certo migliore. Sono un maiale. “Qui c’è un maiale, ci sono maiali, ovunque ci sono maiali-maiali”. Il piacere è un must. Ed è per questo che i Blitzkrieg Baby sono una sgualdrina. Sai, quando stiamo affrontando l’estinzione e non c’è altro che possiamo fare, allora balla e fotti guardando quell’immensa luce chiara che si ingoia l’orizzonte. Assicurati solo di non calpestare i fottuti fiori mentre stai aspettando di crepare. E fai in modo di seguire la pagina facebook ufficiale dei Blitzkrieg Baby già che ci sei.

Non sei il solo interessato al sudiciume delle manifestazioni umane. Quale ateo, continuo a guardare dove le religioni stanno portando le nostre vite. Giorni fa c’era questa “notizia” di due tizi ai quali sono state tagliate le mani (senza anestesia, non con un intervento!) per avre toccato qualche libro sacro senza appartenere a quella religione (o una stupidità di simile livello). Hanno filmato l’intera amputazione (con le urla), con tanto di rituale, preghiere, lettura del libro sacro. La religione è una così grande fonte di orrore umano. Il rapporto tra Blitzkrieg Baby e la religione?

Non c’è molta speranza, giusto? Come tutti io desidero di più, qualcosa di fuori dall’ordinario, con più valore di ciò che è puramente fisico, forse qualcosa di sacro. Non credo nei modelli della santità di comodo che la storia dell’umanità ha rigurgitato e cacciato giù per le nostre gole. Comunque i Blitzkrieg Baby non si occupano di esprimere questi aspetti della mia persona. Lo faccio con gli Swarms. I Blitzkrieg Baby sono un fisting mentale, delle icone pop tossicodipendenti in una tempesta di proiettili.

Nella mia recensione ho detto che questo progetto norvegese è cinismo malato, cinismo estremo, cinismo sadico e cinismo sarcastico. Roba che mette paura con un terrore primordiale. Ho anche quotato Nietzsche il quale disse “quando scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te”, aggiungendo che “Kids’ World EP” è puro abisso. Quello che noi creiamo quotidianamente. Sei d’accordo?

Si, credo di si. Ho scrutato nell’abisso costantemente da quando avevo tre anni. Parte di quell’oscurità si è manifestata nei Blitzkrieg Baby e gode di vita propria, altra si è manifestata altrove, altra ancora non sa dove andare.

Andiamo sul tecnico, vediamo come create questo sound: siete in quattro, ma tutti vi occupate di sintetizzatori o voce. Non c’è un vero ruolo fisso per ogni membro come in una band normale. Come componete? Come nasce una canzone? Da dove viene? Ci sono samples? Argomento? Rivelami la creazione della tua oscurità

Non siamo una band regolare, non a questo punto almeno. Sono il fondatore, il compositore principale, la forza ed il riferimento dei Blitzkrieg Baby. Faccio praticamente tutta la musica, ma mi affido molto sul contributo di di pochi altri per ottenere i risultato che voglio. Fino ad ora i quattro partner principali sono stati e sono ancora: Mr. B che fa un sacco di parti vocali, scrive con me testi. Anders B, che si occupa di elettronica in molte tracce, fino ad un livello importante su “Kids’ World EP” specialmente. Bjeima con il quale collaboro relativamente alla registrazione ed arrangiamenti di molte tracce, missaggio e master compreso e Trine che cura con me la parte visuale. Di solito lavoro sulle tracce da solo e quando mi sembra che stanno andando da qualche parte, chiamo i miei collaboratori. Funziona in modo simile con i testi, spesso Mr B. li sistema per farli adattare alle sue intenzioni e stile, a volte le scrive da zero, ed altre volte usiamo quelle che scrivo io senza modificarle.

fotoBLITZKRIEGBABY3Una domanda riguardante l’etichetta: amo le cose vintage, e adoro i vinili. La Beläten è famosa per le cassette. Com’è che hai deciso di orientarti verso questo supporto non comune ed in qualche modo antico? Lo chiedo in quanto il tuo sound è così “digitale” (leggasi “moderno/futurista”) ed il nastro è in un certo senso un segno di una tradizione che non se ne va…

Thomas Martin Ekelund, il responsabile della Beläten, è un mio amico ed inoltre credo che la Beläten sia una cosa grandiosa. Avevamo il reciproco desiderio di pubblicare qualcosa dei Blitzkrieg Baby sulla sua label, e “Kids’ World EP” è il risultato. Il fatto che pubblica su cassetta non è stato il fattore decisivo in questa decisione. Comunque credo che l’attuale ritorno alle cassette sia una cosa bella. Ascoltare musica su vinili e cassette toglie quel modo di ascoltare febbrile che si è diffuso con il digitale. Bisogna dedicare più tempo alla musica.

OK: di solito chiedo alla band di salutare i fans ed i lettori della nostra webzine, con un messaggio magari. Ma non siete una band metal, quindi forse non ci sono fans che leggeranno questa roba, o magari nessuno metallaro che gli freghi qualcosa dei Blitzkrieg Baby. Di quindi quello che ti pare. E magari attireremo l’attenzione, invitando la gente a leggere questo testo…. Grazie!

Non mi aspetto di trovare fans da nessuna parte, anche se penso che i Blitzkrieg Baby dovrebbero vendere milioni di copie. Se la gente segue il metal per il comportamento, l’atteggiamento, lo stile, la tradizione, la tendenza e la generale chiusura mentale, allora i Blitzkrieg Baby non fanno per loro. Se seguono il metal per cercare un collegamento tra l’oscurità che si sentono addosso e la musica, allora forse i Blitzkrieg Baby potrebbero risultare interessanti. Quindi, per tutti quelli che, la fuori, mi sentono (leggono): ascoltatevi un paio di volte i Blitzkrieg Baby, e vedete se fanno per voi o no. Infine, voglio estendere la mia gratitudine a te, Luca, per questa chiacchierata. Apprezzo molto che tu ti sia preso il tempo per provare fastidio con i Blitzkrieg Baby. Se tutto va bene il fastidio durerà per un po’.

(Luca Zakk)

Due parole su Kim Sølve: un essere umano creato ad Oslo circa 30/40 anni fa. Ha contribuito al black metal e alla musica avant-garde da dietro le quinte per anni, gestendo il Trine + Kim design studio con il suo partner Trine, disegnando copertine per bands quali Ulver, Mayhem, Enslaved, Arcturus, Dødheimsgard, Solefald, Shining, Manes, e molte altre. Suona nei Manimalism (band formata nel 1992), gli Swarms, e ha suonato nei black thrasher Delirium Bound. Dal 2009 fa parte della label Adversum (avantgarde metal), curando artisti quali Alfa Obscura, Yurei, I Left The Planet, Delirium Bound e Stagnant Waters. Kim Sølve è il fondatore, principale compositore, la forza e l’anima dannata, ammesso che abbia un’anima, dei Blitzkrieg Baby.

Recensione

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