copelvenstorm(Infernö Records) Vengono da Grenoble gli Elvenstorm, “Blood leads to Glory” è il loro secondo disco, e il loro sound è tipicamente francese, simile a quello che si può ad esempio sentire nei Mystery Blue: un heavy/power che ho sempre individuato per sottrazione, meno roccioso di quello tedesco ma più pieno e articolato di quello italiano. Vediamo allora i pezzi principali dell’album. Nel riff di “Reign in Glory” si sente chiaramente l’influsso dei Running Wild, ma si pensa moltissimo anche ai Crystal Viper a causa del cantato di Laura Ferreux. Non a caso, Marta Gabriel stessa è ospite sulla conclusiva e graffiante “Mistress of Hell”. Però già l’opener evidenzia l’eterno problema di dischi come questi: una produzione low-fi che fa perdere mezzo punto (se non di più) all’insieme. In ogni caso, “Temple of the Sun” assume anche quella struttura vagamente folk delle composizioni di Rock’n’Rolf (per non parlare di “Fallen One”, poco oltre in scaletta), mentre “Ruler of the Night” decolla come un elicottero power/speed, ed è forse il pezzo più riuscito. Dal canto suo, “Sirens of Death” non è aliena a qualche soluzione ancora più power, per cui il referente principale mi sembrano diventare i Primal Fear. Chiude il tutto la cover dei Savage Grace “Into the Fire”, stranamente registrata molto meglio! Insomma, un concentrato di potenza ed energia per i nostalgici del power un po’ datato, ma che paga il limite di una resa sonora un po’ sotto gli standard.

(Renè Urkus) Voto: 6,5/10