copwomitangel(Inverse Records) I Wömit Angel si avvicinano a quel tipo di black sporco, lercio, imbastardito da riff che si sposano con il concetto del punk e dunque innalzano i livelli sonori e stilistici a situazioni furiose, isteriche, ma facilmente assimilabili. Sono finlandesi e qualcosa della loro formazione artistica è forse dovuta agli Impaled Nazarene più schizzati. Il trio (voce e basso, batteria, chitarra) si lancia in composizioni sfrenate e dinamiche. Niente passaggi stagnanti, nessuna struttura complicata. Chitarre immediate che cantilenano, batteria spinta e una voce che stazione sullo scream, con controcanti in growl. “Holy Goatse” rappresenta un compromesso tra l’estremismo sonoro del black metal e l’attitudine casinista e sfrontata del punk. L’esatta coesione tra le due dimensioni ci propone una band non essenziale: le canzoni sviluppano più cambi e implementano una buona sequenza di riff, le melodie raggruppano situazioni thrash e black, mentre il punk e l’hardcore si manifestano nei cambi improvvisi e nelle fasi centrali. Essenziali comunque i Wömit Angel, infatti in circa 25′ la band concentra le proprie forze e tutta l’inventiva della quale è capace. In questo senso sa essere molto punk: stringata e parlare direttamente. I Wömit Angel non fanno proclami, sono truculenti e ruvidi, si esprimono attraverso immagini forti e quasi ricordano una reincarnazione di GG Allin trasferita sul piano del metal estremo. Qualsiasi cosa siano questi finlandesi, il loro album è inarrestabile.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10