copFILIIELIAE(Lvx Perpetva Records) Dopo ben venticinque anni di assenza i salernitani Enslaved ci riprovano con un nuovo monicker e con la coraggiosa scelta di cantare in un elegante latino. Il risultato è molto convincente, fin dalla prima traccia. I fratelli Figliolia sfornano un disco italiano fin nel midollo e che con il black ha solo alcune assonanze come i tempi e la struttura canzone. “Mortem Mecvm Veniet” è un po’ il manifesto dell’opera: incedere marziale e lento e un cantato blasfemo e maligno reso però magniloquente dalla nobile lingua scelta. “Vita Finis Adest” parte invece con un riff dalle reminiscenze trash, nervosa e inaspettatamente orecchiabile fin dal primo ascolto. “Ex Pvtredine” è il brano più propriamente black del lotto, con un ritornello che sa di boschi norvegesi e scenari maligni di apocalisse e caos. Si riprende fiato con una traccia strumentale per riprendere l’attacco sonoro con “Iam Obscvra Lvce”, forse l’episodio più riuscito della release. Il riff accattivante e la potenza delle chitarre trasporta l’ascoltatore in una dimensione malvagia e costruita attorno all’ego di Maurizio Figliolia, uno che nell’89 ha suonato pure con sua maestà Steve Sylvester… Chiude l’album la coppia “Nox Sicvt Dies” e “Qvi Nobis Maledictvm Velit” per uno dei ritorni più riusciti, graditi e si spera longevi del 2014. Bentornati Enslaved.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10