copanthropia(Adarca Records) Da Nizza ci arriva il bel digipack dei francesi Anthropia, dediti a un progressive che alterna toni rock ad altri metal, e si dedica con passione e competenza a raccontare le storie del mondo di H. P. Lovecraft. I francesi sono già al terzo full-length e si avvalgono inoltre della partecipazione di Anthony Lucassen (narratore in diversi brani) e Edu Falaschi (che canta sulla complessa “The Snake Den”). Lunga e interessante la tracklist. “The Melancholy of RC” (si parla naturalmente di Randolph Carter) riprende alla grande alcune delle cose degli Ayreon (guarda caso…), e a dispetto della sua complessità ha anche un refrain molto orecchiabile e facile da memorizzare. “Silver Twilight Lodge” vanta non solo delle linee vocali molto raffinate, ma anche passaggi strumentali in crescendo dove importante è il ruolo delle chitarre acustiche. La successiva “The Part of them in me” sfiora i dieci minuti di sviluppo: si tratta di un pezzo solido e ben strutturato, che è possibile seguire dall’inizio alla fine senza giramenti di testa, e che mostra le grandi capacità canore della cantante Nathalie Olmi. “When the Stars come right” ha i toni più leggeri, da prog rock delicato e sognante, ma non per questo è meno convincente; se “Crawling Chaos” tiene fede al proprio titolo, costruendo un dedalo dal quale è molto difficile districarsi, la conclusiva “Credits” tira le fila di tutto il discorso, tanto che i Pain of Salvation, citati fra le influenze dei transalpini, non sono un riferimento troppo lontano. I testi rendono bene lo spirito lovecraftiano e dunque il disco è consigliato non soltanto agli amanti del prog, ma anche a quelli del solitario di Providence.

(René Urkus) Voto: 7,5/10