copVoidCeremony(Blood Harvest) E per la serie “nostalgia delle audiocassette” arrivano questi americani con il loro debutto. Nemmeno se uno si impegna può registrare un disco con un suono tanto rovinato. Tant’è che la cosa comunque funziona. Quattro tracce marce, pattume messo in musica, batteria e basso che si mischiano, linee di chitarra spesso indecifrabili e il cantato che cerca di esprimere malsani concetti a suon di mugugni. Però c’è del metodo, sembra di sentire gli inarrivabili Nihilist nelle strutture delle canzoni. Se il voto fosse dato alla chiarezza di idee, si andrebbe fuori scala. Verso l’alto, naturalmente. Ripugnanti.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10