coptherapy(Amazing Record Co.) La scena musicale è di nuovo pronta per i Therapy?, o forse no. Irlandesi volubili, spesso impegnati a cambiarsi di tono, nelle idee e un po’ nello stile, eccoli di ritorno con un nuovo album a tre anni dall’ultimo “Brief Crack of Light”, passato via nei ricordi del tempo con una certa velocità. Il fatto che i Therapy? arrivino a incidere delle canzoni comunque seducenti, non li ha mai posti fuori moda o in un’atmosfera di freddezza da parte della stampa e fans. Nell’arco degli anni la band irlandese ha pescato largamente dalla scena alternative e dall’atavico punk che governa spesso il loro sound. “Disquiet” a tratti sembra un album grunge, ma anche una metafora di “Troublegum”. Un album che ha a che fare con vecchie attitudini e che di nuovo forse non presenta niente, se non la solida capacità dei Therapy? a farsi piacere. Ciò non è poco. “Troblegum” e “Infernal Love” sono i due capitoli più importanti, per il resto i Therapy? si sono rivelati una band che ha saputo annidarsi nel cuore di pochi (quanti li hanno dimenticati, quanti sono rimasti a quei due album già citati?). Qualche pezzo accattivante, la capacità di suonare con forza e una buona dose di melodie e poche volte a sorprendere. Non basta “Insecurity”, canzone che accelera le atmosfere dei The Sisters Of Mercy, o la cattiveria di “Still Hurts” che si stempera in un ritornello easy. Non basta nulla in questo album che sa suonare piacevole, grintoso, ma come sempre povero di una vera solidità compositiva e di una voce che per quanto salace nelle parole, appare dimessa. “Disquiet” in buona sostanza è una fotografia della band che nel bene e nel male ha sempre saputo dire qualcosa, passando attraverso della musica forse mai memorabile, ma almeno condita da parole non banali e motivetti fruibili.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10