fotoFyre02272Ora è primavera. Ma c’è stata una notte fantastica lo scorso Gennaio. C’era Anastacia qui vicino, ma ciò che attirò la mia attenzione erano i supporter: Fyre! Una band rock potentissima con un’anima blues, composta da Lars Ratz (basso), uno dei fondatori dei tedeschi Metalium, con Tolo Grimalt (l’ultimo chitarrista dei Metalium), il batterista spagnolo Sergi Tomás e la bella ed esplosiva cantante Argentina Alejandra Burgos. Lo spettacolo è stato superbo, ma io sono anche riuscito ad infilarmi backstage, saltare dentro il loro tour bus per fare questa divertente intervista! Signore e Signori… I FYRE! (In origine l’intervista è stata fatta in inglese e spagnolo, un po’ a caso a seconda di chi rispondeva e come proseguiva…) (Read it in English.  Léalo en Español)

Dramatis Personae: A: Alejandra. L: Lars. T:Tolo. S: Sergi.

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MH: I Fyre! Non sono tanto famosi nel metal o in Italia. Non ancora. Qual è il tuo passato artistico come Alejandra, prima dei Fyre… tanto per dire alla gente da dove vieni…
A: i miei precedenti……
MH: Esattamente…
A: Molto bene. Iniziai con la musica da bambina, ascoltando Beatles, Elvis Presley, Little Richard, molto rock’n’roll e blues. A 8/9 anni ho iniziato a suonare con mio padre questi generi, facendo canzoni mie da quando avevo 14 anni e a 15 iniziai a suonare su palcoscenici, a scuola, festival vari in Argentina. Ho avuto varie bands di ragazze, tributo ai Beatles e a 22 anni iniziai a viaggiare in Europa. Spagna. Palma di Maiorca. Iniziai a suonare come solista in giro per l’Europa con pezzi miei, e ho fattto su e giù tra Argentina e Europa per altri 5 anni. Suonavo più un genere pop-rock, fino a quando ho conosciuto loro.

fotoFyre01835MH: FYRE! Da dove viene il nome e come è nata la band?
L: Se scrivi 25 canzoni in 3 anni arrivi al punto che ti dici: ok ora voglio pubblicare qualcosa, tutto può funzionare. Per il nome sentivamo che ci serviva qualcosa che dia una immagine, che dica cosa c’è dietro la band. E lei sputa fuoco, lei viene dall’Argentina, la latina hot, quindi abbiamo messo assieme tutto, ciò che lei rappresenta e l’energia, il fuoco. Quindi abbiamo scelto il nome, lo trovo fantastico.

MH: Alejandra, hai una voce molto rock. Ma in youtube ho cercato cosa hai fatto in passato e ho sentito canzoni come “Qué es lo que quieres de mi?”. E li mi sarei chiesto: perché questa ragazza non canta in una band hard rock?”. E da qui che hai iniziato con queste sonorità più pesanti?
A: Bene, per la verità il rock mi è sempre piaciuto. Bands come i Foo Fighter, Chris Cornell. Quel tipo di musica l’ho sempre seguito. Aerosmith. Sempre. Ma quando suonavo, sempre suonavo con la chitarra acustica, più country folk e blues. E le mie canzoni erano più pop-rock. Quando scrissi quelle canzoni era perché stavo con bands che suonavano qualcosa di rock in più, ed io dissi “Voglio provare anch’io!”. Così scrivemmo quelle canzoni, un po’ più rock, ma mai come ora, mai come quando ho conosciuto loro per mettere in piedi questo progetto. Per me è la cosa più rock finora.

fotoFyre01795MH: Non ci sono tante ragazze rock famose, e se togliamo le gotiche e le soprano, restano Lita Ford, Doro Pesch e las Vixen. Come ti compari a queste tre realtà?
A: Per la verità non le conosco!
MH: Non conosci Lita Ford? (il resto della band ride, ndr)
A: Si, so chi è, ma non ho nessuna influenza da lei o loro. Non sono cresciuta ascoltando quella musica.
MH: E a livello di immagine?
A: Se ci assomigliamo è pura casualità.
L: …una volta le parlai di bands, tipo gli Skid Row, e lei disse “Skid cosa?”…
MH: …dovresti passarle alcuni CD…
L: Non è importante conoscere quelle cose, di fatto lei mescola noi e lei stessa.
A: Voglio dire, magari ora conosco quelle band un po’ di più, ma non vuol dire che mi influenzano.
MH: Beh, la domanda era anche come ti compari, no solo artisticamente, ma come donna leader di una band rock…
A: Io mi confronto con Melissa Etheridge, Susan Tedeschi, Joan Jett…

MH: Tornando a te e la tua musica. Online ho sentito la tua “Falling Slowly”. Non pensate sarebbe una ottima ballad per i Fyre?
A: Sono d’accordo! Però non mia!
MH: Non è una tua canzone?
A: No. È molto simile al mio stile di composizione, molto simile… per quello registrai quella canzone, per farne una mia versione (e me la canta, ndr). È una canzone di Glen Hansard. Di un film che si intitola “Once”
(Enrico, il fotografo, ripete il titolo. Alejandra interessatissima gli chiede se l’ha visto…, ndr)
MH: Lui (Enrico, ndr) è la conoscenza…. Io solo un… romantico…(risate generali,ndr). Hey, sarebbe comunque una ballad che venderebbe molto!
A: Esattamente. Non è mia ma potremmo farne una versione…

fotoFyre01817MH: La prossima domanda è per tutti. Scrivendo per una webzine che tratta metal, non posso dimenticare che avete aperto per Alice Cooper. Pensate che lo vidi proprio qui in questa venue tempo addietro. Raccontatemi qualcosa.
A: Per me è stato il primo tour importante, e l’ho fatto con questa gente. Il primo ed anche il più rock! E’ stata una sorpresa vedere come reagisce il pubblico con la nostra musica.
MH: E lui? Alice Cooper? Com’è?
A: Super!
L: Lei non lo conosceva!
A: No, conoscevo Alice Cooper!
L: Ma non conoscevi Michael Schenker!
MH: Ecco, volevo chiedervi lo stesso di Michael Schenker!
T: Per me è geniale! Il mio idolo e la mia prima influenza. È stato impressionante per me, e pensate che il primo concerto cadde il giorno del mio compleanno! Il miglior regalo che mi hanno fatto i Fyre!
A: Lo stesso, e lo conoscevo da prima! Come Lars può conoscere Paul McCartney, o non conoscere canzoni di Paul McCartney
MH: Manco io le conosco
(risate generali, ndr)
A: Io le conosco tutte, ma non conoscevo una sola canzone di Alice Cooper!
(Lars canta “Hey Stoopid”, ndr)
A: oh, sono contro tutti in questa … INTERVISTA! (urla la parola, ndr)
(Alejandra poi si mette a cantare “Still Loving You”, ndr)

fotoFyre01824MH: Fyre è una band con molta energia. Tu Alejandra, ti vedi più come una cantante con una band dietro o sei più la voce di questa band?
A: Siamo uniti. Sono la voce del gruppo.

MH: Mi hai detto che hai un gusto classico. Che mi dici allora della cover di “Stairway to Heaven”?. È fantastica cantata da una donna! Vi è venuta benissimo!
A: Perché Lars ha registrato “Smoke On The Water” in passato. La canzone più proibita del mondo.
L: ci sono canzoni proibite, “Smoke On The Water” e “Stairway to Heaven”. Dicono che sono proibite!
MH: Io suonavo e la prima canzone che imparai fu “Smoke On The Water”.
L: “Smoke On The Water”, pure io! Ma dicono che è proibita, quindi mi sono detto che se è proibita dovevamo farla!

MH: I video di “Stay Until the Moonshine” e “Get The Hell Out (of my head)”. Molto belli e ben fatti. A voi piace più mostrarvi o farvi sentire? Qual è l’equilibrio di questa cosa: vi piace di più che la gente vi veda -video e concerti- o che vi senta sul CD, dove non vi si vede … ma vi si sente bene?
T: Il video è uno strumento per farti sentire.
A: Per far si che la gente si ricordi della canzone. Per esempio su “Get The Hell Out” molta gente si ricorda i colori, di qualcuno che fa questo (headbanging, ndr). Il colore viola. Quindi identifichi visualmente la canzone. I video servono a questo. Prima esce sempre la canzone. Poi il video.
T: Il video di “Devil Is Me” è stato registrato qui a Padova, qui vicino, un posto che è bruciato.
MH: Vi piace proprio venire in Italia a voi…
A: Siiiii……
L: Il video di “Devil…” è stato registrato…
T: Glielo abbiamo appena detto in spagnolo!!!!

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MH: OK, chi scrive i testi e chi la musica? Come nasce una canzone?
A: Scriviamo tutto tutti
L: Dipende…
MH: magari partite da un riff e poi…
A: No. Solo alcune canzoni
L: Alcune canzoni. Con “Devil…”… è stato un ping-pong. Io avevo un’idea, poi lei se ne viene con le linee vocali, lui con la chitarra e Sergi con la batteria, io ho scritto i testi, poi lei li ha cambiati…
A: Beh, questo disco è un mix. Un mix di tutte le influenze. Non è ben chiaro chi ha fatto cosa perché abbiamo cambiato spesso… tipo io ho una melodia e lui dice “perché non la canti in quel modo…”, poi lui ci mette un riff e dice “perché non….”. È stata una mescola. Per il prossimo penso suoneremo più assieme in quanto ora ci conosciamo meglio. Sarà più facile ed il suono sarà più… compatto.
L: È una cosa che volevamo proprio riuscire a fare. La parte ritmica che senti sul disco è stata registrata in presa diretta. Non c’è overdub. Abbiamo catturato l’essenza. Non abbiamo corretto nulla.

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MH: Tornando agli Scorpions, era proprio Uli Jon Roth che odiava registrare in studio! Voleva il suono che ottieni… dal vivo!
L: il fatto è che se lo fai troppo perfetto nello studio con le sovraincisioni, sarà molto pieno, ma perderà…
MH: Vita… ENERGIA LATINA!
A&T: Quella! Quella!!! Si!!!
L: L’ho imparato con i Metalium con i quali abbiamo registrato vari dischi, la produzione era sempre ottima ma a volte la versione demo aveva più energia. Quindo qui mi sono detto… prendiamo un batterista scadente e….
(risate generali, ndr)
A: che figlio di….
L: scherzi a parte, volevamo quell’energia live, quell’energia extra. Per questo sul disco non c’è programming or roba simile.

fotoFyre02040MH: La prossima domanda, prima tu Alejandra, poi loro. “Crazy Little Woman”… chi è LA piccola ragazza pazza?
A: Ebbene, me la scrissi per me.
MH: Sei tu dunque. Voi siete d’accordo?
T: Siiii
A: Come posso spiegarti… quando la composi pensai a come si sente una donna che impazzisce quando è innamorata. E quando non sa nulla del suo lui. Quando c’è quella indifferenza.
MH: si, che non vi rispondiamo al telefono… quelle cose…
A: Esatto! “tell me something about you… what are you doing…”
MH: Proprio come prima di questa intervista, che ho mandato messaggi a Lars e LUI NON MI RISPONDEVA!
(risate generali, ndr)
A: Crazy little man!
L: Ho finito i gigabytes del telefono!
A: È un tedesco ma non molto preciso! Per questo vive a Palma di Maiorca!
(risate generali, ndr)

fotoFyre02096MH: Bene, parliamo di “27”. Quella canzone è molto più tetra comparata con il resto del disco. Che mi dite?
L: perché ho scritto la canzone tempo addietro e mi piace che…
(Alejandra prende in giro Lars, ndr)
L: mi comprai la prima tastiera…
(Alejandra finge di suonare una tastiera in modo stupido, ndr)
A: Non abbiamo tastierista, quindi in sala prove fa tutto lui!
L: Beh, parlava di quelli che sono morti a 27 anni. È un tributo a loro che sono stati anche dei grandi artisti. E così l’abbiamo fatta in questi toni, un po triste e drammatica. È una canzone strana, ma ci piace. Ma non la possiamo suonare dal vivo, non sta bene con il pubblico.
MH: Io ed Enrico ascoltiamo roba oscura come il black metal. Se la suonate ci fate felici!
L: Gli unici due del pubblico che rimangono!
MH: Gridando e scattando foto!
L: Suoneremo dei festiva estivi e magari la mettiamo nella set list. Ma è una canzone difficile da suonare, non è una cosa da nulla.
fotoFyre01825MH: Per quello mi piace. È complicata. Ha dinamica. Bene, però la musica dei Fyre è un hard rock con molto blues. Ne sento molto dentro. Da dove viene queste blues che sento nelle canzoni? Poi la tua voce è molto blues…
A: Tu te ne sei reso conto. Altri non ci fanno attenzione.
MH: No, ma a me il blues piace.
(qui tutti iniziano a fare casino divertiti dal mio dialetto argentino, ndr)
A: Mi sento come a Buenos Aires! Beh, il blues viene un po’ da me, in questo caso. E fa parte del buon mix che abbiamo, tra hard rock, che viene da loro, il jazz e funky, che viene da Sergi, ed io con il blues e country/folk. È una mescola. Non sono una cantante hard rock o heavy metal.
T: Le canzoni, diciamo, sono una ricerca di un punto di convergenza. A volte vediamo ciò che componiamo ed io cerco di mettermi un po’ al centro di tutto.
A: Lui è quello che mette assieme, fa gli arrangiamenti, che mette assieme ogni ingrediente per seguire una linea univoca.
MH: Vuoi dire che lui ha una visione più orientata a ciò che piace al pubblico?
T: No, è che conosco lui, abbiamo lavorato molto nell’ultimo disco, lui poi scrive, lo conosco, ci capiamo.
MH: Aspetta, tu non sei Argentino?
T: No! Spagnolo. Il fatto è che c’ero negli ultimi due dischi dei Metalium.

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fotoFyre02455MH: Quando recensii il disco, alla fine scrissi… calcolate che noi scriviamo di heavy metal, black metal… quindi a chi legge ho detto che siete tosti, che siete hard ma restando nei parametri rock (da cui tour con Anastacia), però con una energia che magari un giorno vi porterà a fare un disco più metal, più hard rock. Vi piacerebbe fare un album per un pubblico metal? Meno pop e più heavy… chiaro, venderà di meno!
T: Ne parleremo. Ovvio… l’esperienza con Alice Cooper e Michael Schenker è stata incredibile. Quindi possiamo offrire qualcosa a quel pubblico, qualcosa che possano ricevere bene… visto poi che sul palco siamo molto più rock, anche grazie a Alejandra che ha molta energia, io e Lars poi abbiamo sempre suonato in band hard rock, è pertanto una cosa che sta nella nostra genetica, non possiamo dimenticarcelo. Scrivere canzoni, cercando qualcosa di comune tra noi e vedere se lo possiamo offrire sia ai fans hard and heavy che a quelli dell’altro pubblico. Ma per noi la cosa più importante è sentirci soddisfatti.

fotoFyre02107MH: Alejandra, cosa ti manca dell’Argentina? Sei sempre in tour…
A: Gli amici…
MH: Che ti piace dell’Europa?
A: Mi sento libera qui, la libertà di potere viaggiare, la possibilità di prendere un volo e finire qui vicino ma con tutto completamente diverso
MH: Ah! Qui con 1000km cambia anche la lingua. Da te con 1000km…
A: Sei sempre al punto di partenza! Stesso campo, stesse mucche… quindi è un po’ noioso per me, in quanto mi piace vedere cose nuove.
MH: Che mi dite del nord America? Come lo vedete? Ci siete stati a suonare? Volete andarci?
A: Mai stata. Mi piacerebbe. Voi ragazzi?
T: No….
MH: È un mercato importante! Vi piacerebbe?
A: Mi piacerebbe provare, si, si.
MH: E con Anastacia magari?
L: Lei non va tanto forte negli USA
MH: Davvero? Io non conosco una sola canzone di Anastacia, sono qui per voi. Poi ho visto la sala… non avevo mai visto una sala con le sedie!
L: Vero!

MH: Che differenza c’è tra i gusti musicali del pubblico Italiano, Argentino ed Europeo?
A: Beh, l’Argentina è simile all’Italia per il carattere. Molto passionale, e di solito si ammira chi viene da fuori. In Argentina se una band viene dall’estero e si sa che va bene su altri mercati, tutti vanno a vederla anche se non sanno cosa suonano, tanto per andare a far casino… e magari a volte non supportiamo le bands locali. Non so come sia in Europa in generale, quello che ho visto ai nostri concerti è sempre un bel pubblico. Poi in Argentina ci sono i festival che sono enormi.

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MH: Ok, per andare verso la conclusione… alcune domande stupide per te Alejandra. Tre cose del tuo paese che non mancano mai nella tua valigia… il mate per esempio?

(Il mate è una erba per fare infusi, ndr)
A: Nello specifico no, non sono una che beve tanto mate… anche se è importante. Direi Azufre (barre di zolfo, ndr) che non ci sono in Europa. Si tratta di una barretta che ti aiuta con le contrazioni. Solo quello.

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fotoFyre01820MH: In Italia vivono moltissimi Argentini. Quindi ho pensato ad un confronto… per far si che leggano qualcosa di divertente per loro.
MH: Conito de Havanna o Alfajores? (Due tipi di dolcetti argentini, ndr)
A: Alfajores!
MH: Dulce de leche: clasico o colonial? (Si tratta di un Mou, per loro come la nostra nutella, ndr)
A: Colonial!!!!! (risate, ndr)
MH: Divididos o Las Pelotas? (due bands Argentine nate da una scissione, ndr)
A: Divididos!!!!
MH: Squadra di calcio?
A: River!
MH: Tango o Rock’n’Roll?
A: Rock’n’Roll!!!
MH: Che dicono i tuoi contatti tedeschi -Lars per esempio- della birra argentina Quilmes? L’hanno provata? Gli piace?
A: Non credo conoscano queste cose…
L: Io si!
S: Io no!
A: Lui è molto giovane!!
T: Sono stato in un bar che si chiamava Quilmes e li tutta la birra era Quilmes!
A: “El sabor del encuentro!” (slogan del prodotto, ndr)
MH: Quindi nella tua valigia non c’è il mate…
A: Beh, a volte si, pero non è una cosa che …. tu mi hai chiesto qualcosa di Argentino che mi porto direttamente dall’Argentina… e il mate lo trovi ovunque.
MH: Si, vero, si trova… costa un fottio, se laggiù costa 2 Pesos qui lo paghi 10 Euros… però…
A: Il Dulche de Leche di laggià, gli Alfajores di laggiù e questo Azufre sono le tre cose che mi porterei, e che qui non trovo.

fotoFyre02282MH: Una canzone che dedicate a l’Italia, al paese… tuo o una che ti piace…
A: “No Happyness”
MH: E agli Italianos? Alla gente, non al paese…
A: Un’altra canzone?
MH: Si, un’altra, ti sto complicando la vita…
A: ….che domanda di merda….
MH: Si, sono malvagio…
A: “Beautiful Boy” di John Lennon
MH: E a quelli che ascoltano metal in Italia? Qualcosa di più heavy…
L: Che band Italiana conosci ?
T: Non ne conosce nessuna…
L: “27”!!!!!
T: “Hey Stoopid”!
L: (cantando) “Azzurro… il pomeriggio….”

MH: Oggi è il terzo concerto in Italia questa settmana. Come sono andate le altre date? Molta gente? Erano li per i Fyre o per Anastacia?
T: Grandioso!
A: Grandioso!
T: In particolare a Milano!
A: Beh, ieri a Milano c’era molta gente per noi, ok, magari viene per Anastacia ma ormai ci conosce… ed erano fori in fila cantando le nostre canzoni, abbiamo registrato un video!
T: A Firenze eravamo più nuovi per il pubblico, pure a Roma, ma a Milano si vedeva…
L: Ci ha sorpreso!
A: Seconda volta che suoniamo li e già ci conoscono!

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fotoFyre02244MH: Un saluto a tutti quelli che leggeranno questa intervista, specialmente a chi ascolta metal…
L: Speriamo proprio di suonare qualche festival estivo, stiamo per avere una conferma per suonarne uno in Italia… questa estate…. non so ancora dove… quindi torneremo… e sarà ora per I METALHEAD ITALIANI DI VEDERE LA ROCKING LATINA!!!!
A: Vi aspettiamo in un concerto per potervi far assorbire l’energia che abbiamo da darvi… non restate solo con il disco, venite ai concerti, noi torneremo in Italia presto, al sangue, al sangue della passione!
S: Non saprei, io solo cerco una ragazza in tutta Europa…
(risate generali, ndr)
A: Aspetta che una ragazza italiana vada a salutarlo dopo del concerto…
MH: Beh, credo che qui fuori sia pieno…
L: Cerca una Italian Metal Chick!
A: Italian Metal Chick!
L: Italian Metal Pussy!
T: Beh, noi adoriamo l’Italia, ed è già la seconda volta qui con questa band, pertanto speriamo di poter tornare per far si che tutti i Metalhead italiani ci possano vedere!

(Intervista, Luca Zakk)
(Foto, Enrico “Burzum” Pauletto)

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