copwithinsilence(Ulterium Records) Dalla Slovacchia i Within Silence ci offrono il più classico symphonic power metal che si possa immaginare: ancora una volta le scene giovani (soprattutto dell’Est) dimostrano di mantenere una purezza che difficilmente si troverebbe altrove in Europa, e così “Gallery of Life” andrà incontro ai desideri dei nostalgici del power fine anni ’90. “Silent Desire” indovina subito un refrain che fa sognare, pur nello scontato riferimento a Stratovarius d’annata e Sonata Arctica. Più serrata “Elegy of Doom”, che contiene anche qualche occasionale growling, ma non dimentica l’apporto di tastiere molto ariose e a tratti proprio rockettare. “Love is blind” è un classico up-tempo, ancora azzeccato il ritornello (quasi da hard rock puro) della briosa “Judgment Day”. C’è qualcosa di folkeggiante in “The World of Slavery”, fra l’antichissimo Turilli e i Magic Kingdom (o gli Iron Mask… insomma qualcosa che abbia a che fare con Dushan Petrossi!); incisiva anche la conclusiva “Road to Paradise”, che mi ha riportato a “Ecliptica” e compagnia finnica. Nulla di nuovo sotto il sole ma mi stava quasi scendendo una lacrimuccia.

(René Urkus) Voto: 7/10