copfifthlaw(Autoproduzione/Ghostrecord Label) Il primo approccio ai Fifth Law è avvenuto attraverso una news che li riguardava. Due cose saltarono all’occhio, la prima era la loro provenienza, Novara, la seconda la foto. Giovani, cinque ragazzi con il volto della giovinezza. Quanta esperienza potranno mai avere? Poca, eppure di talento ne hanno. “Make It Real” ne è una conferma. Solo quattro canzoni ma efficaci e soprattutto sono ‘canzoni’. Niente pezzi che iniziano, si svolgono e finiscono senza che nulla veramente accada. Niente esercizi di stile o di cose del tipo “ora facciamo questo e tra poco giriamo e suoniamo in tutt’altro modo”. Canzoni vere, con un senso, melodie portanti e uno sviluppo. Certo niente che risulti memorabile eppure niente che sia standard e prevedibile. “In Media Res” annuncia in apertura dell’EP le potenzialità canore di Alice Chirico e le strutture alternative metal e parzialmente rock dei suoi colleghi. Il pezzo funziona, senza dubbio. Docile e deciso. “Seize Your Time” è un pezzo arioso, infonde allegria, un testo espressivo e un’esecuzione curata. La canzone è sull’hard rock e possiede delle linee classiche, quasi AOR. Ruggente, minacciosa e ruvida nei toni, ma non nella fattura, “Quake Inside”. Il brano svela anche il lato più aggressivo, più heavy di Calciati e Omarini, il duo delle sei corde che vede il secondo anche responsabile degli ottimi assoli. “Your Hero” è la ballad: non troppo sdolcinata, suona con qualcosa di heavy ma in una maniera quieta. Qualcosa alla Doro. “Make It Real” è il ritratto di una band che sa come esprimersi attraverso le proprie composizioni. Espone il potenziale insito nei singoli, non da meno del collettivo, e lascia pensare che la Ghostrecord ci ha visto davvero bene.

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(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10