fototheoutsider1Un compositore prima di tutto. Un musicista certamente. Andrea Cicala è soprattutto un chitarrista che vuole creare canzoni dalle proprie idee. Autore di diversi lavori e attraverso un processo svolto in solitudine, Andrea si racconta per Metalhead.it.

Introduci ai lettori il tuo progetto musicale chiamato The Outsider. Come e quando nasce e con quali finalità.
The Outsider nasce circa nel 2008 inizialmente senza uno scopo ben preciso. Scrivevo le mie canzoni e rimanevano nel mio pc, neanche pensavo di poter comporre e scrivere un intero album. Dopo un po’ di tempo però, racchiusi gran parte del materiale che avevo raccolto e pubblicai il mio primo album che, fortunatamente, nessuno oltre me ha mai ascoltato. Da lì in poi ho continuato a scrivere, ma lo faccio prevalentemente per una questione personale, non cerco di “sfondare” nel mondo della musica in questo senso. Ma se il prodotto piace beh, sono contento!

Cosa hai inciso come The Outsider?
All’attivo ho 5 album interamente composti e registrati da me. Il primo, “Gates to Another Land” è stata la mia prima vera opera musicale, di stampo elettronico. Non ve lo raccomando! Il secondo è stato “Omniscience”, raccolta del materiale inedito che avevo scritto fino a quel momento. Poi “My Own Four Walls” primo disco che è stato recensito da voi, positivamente per fortuna! E poi “Cosmological Horizon” e infine “Wordlines”. Entrambi per me sono “legati” sia musicalmente sia come liriche, e anche perché li ho scritti più o meno nello stesso arco di tempo.

Hai sempre lavorato in uno studio casalingo, ma i risultati sono sempre stati buoni e che non definirei amatoriali. Che strumentazione usi?
Niente di eccezionale. Uso una semplicissima scheda audio interna a cui collego la chitarra, e poi via di DAW, plug-in e VST. In primis Cubase, con la quale registro, edito, faccio il missaggio e, per quanto possibile, il mastering. Purtroppo sono costretto ad utilizzare programmi per emulare alcuni strumenti, come la batteria o gli archi ad esempio. Beh, di questi tempi bisogna arrangiarsi!

Potrei forse immaginare quali siano i vantaggi nell’essere l’unico musicista di moniker, ma concretamente esistono anche degli svantaggi?
Io suono anche in due gruppi, quindi conosco bene entrambe le dinamiche. Quando suoni con altre persone, puoi sempre contare su un’opinione in più e tendenzialmente più teste arrivano più facilmente ad una soluzione, qualunque essa sia. D’altro canto bisogna essere consapevoli che non si può fare tutto quello che si vuole quando suoni con altri, e questo è un po’ il prezzo da pagare. Ecco, suonare da solo mi permette di avere campo libero su tutto, e mi permette di fare cose che probabilmente non potrei fare se con me ci fossero altre persone.

fototheoutsider2Mi hai sempre dato l’idea di essere un autore prolifico.
Come già detto, ho sempre preferito scrivere anziché dedicarmi totalmente allo studio dello strumento come molti fanno e divenire uno shredder, per dire. Non so se è un bene o un male, ma poco importa. “Esprimere” significa tirare fuori un idea o un sentimento. Scrivere una canzone, per me, è il modo perfetto per farlo.

Quanto materiale nuovo c’è in ogni lavoro che hai realizzato? C’è una percentuale di pezzi recuperati dal cassetto?
Ho tentato più volte, con scarso successo devo dire, di recuperare vecchie canzoni e soltanto una volta o due sono riuscito nel mio intento. Ragion per cui cerco sempre di proporre cose nuove tramite la sperimentazione musicale che è l’unico modo, a parer mio, per essere originali.

”Worldlines” è il nuovo album, ma cosa verrà dopo?
Beh, sto già lavorando a qualcosa se devo essere sincero. Ma sto cercando prima di tutto di migliorare la qualità della mia musica sia a livello compositivo che di sound vero e proprio. Questi sono i miei obiettivi principali per adesso, staremo a vedere cosa ne conseguirà!

Grazie mille per la disponibilità. A te il congedo, e come meglio credi, dai lettori.
Grazie a te Alberto e a tutto lo Staff di Metalhead.it per avermi concesso questo spazio e l’opportunità di avere più visibilità. Ci vediamo al prossimo album!

Per ascoltare The Outsider QUI, QUI e QUI.

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(Alberto Vitale)