copmanegarm2(Black Lodge Records) “Havets Vargar” è il secondo disco dei Månegarm, uscito originariamente nel 2000, dopo l’ottimo “Nordstjärnans Tidsålder” (QUI recensito). La Black Lodge Records lo rende nuovamente reperibile sul mercato, assieme appunto al suddetto debut e alla compilation dei primi due demo “Vargaresa – The Beginning” (QUI). I due brani d’apertura, la titletrack e “Trädatanke”, mostrano bene le due anime del sound: black feroce con il primo, viking con preziosi elementi folk con il secondo. E in questa direzione trovo sempre importantissimi, per creare la giusta atmosfera, i brevi stacchi acustici come “Fädernes Jord”, in un disco che in ogni caso fa dell’immediatezza la propria arma vincente: dodici brani per quaranta minuti esatti generano una media piuttosto breve, e infatti abbondano le schegge sotto i duecento secondi. “Vargtörne” è un vero e proprio canto del lupo, i cui ululati si odono più volte in mezzo ai blast beats e al feroce screaming di Erik Grawslö; tempestosa e crudele “Spjutsång”, nonostante l’assurdamente allegro giro di violino. “Den Sista Striden” riecheggia consapevolmente melodie di musica classica, mentre la conclusiva “Vinternattskväde” è il pezzo che più di tutti punta su una marziale epica vichinga. I lupi svedesi hanno fatto certamente di meglio, ma “Havets Vargar” si difende comunque bene e resiste alla prova del tempo.

(René Urkus) Voto: 7/10