copkoenh(Do Not Records / Graviton Music Services) Gente simpatica i batteristi, e spesso con un gran senso dell’umorismo. Poi ci sono quelli che hanno anche grandi ambizioni o molto più spontaneamente partoriscono continuamente delle idee, verso le quali si lanciano a capofitto. Koen Herfst, olandese e batterista: ha suonato nell’omonimo dei “ReVamp” (la band di Floor Jensen, ora nei Nightwish), dal vivo con After Forever (sempre la Jensen) e gli Epica, inoltre è parte dei I Chaos e Dew-Scented. Come se non bastasse ha girato il mondo con il DJ Armin van Buuren, per offrire il suo estro in spettacoli mozzafiato. Ecco chi è Koen Herfst. A Koen ha cominciato a desiderare di crescere ulteriormente o forse ha solo dato corso a una nuova idea: un album solista. Lui e i suoi venticinque colleghi, reclutati per l’occasione, hanno popolato un parco canzoni di ben quattordici tracce e per oltre un’ora di musica. Sebbene il ritmo sia comprensibilmente fondamentale, in “Back to Balance” la varietà delle composizioni grazie ai generi toccati o solo sfiorati diventa il vero soggetto principale dell’album. Inizio tempestoso con “Here I am” e soprattutto “Erase or Rewind”, un’ottima canzone che vede la voce di Mats Levén (Krux, Therion, Yngwie Malmsteen, Candlemass). Subentra poi la natura progressive, come si può serenamente aspettare da un lavoro del genere, ed ecco appunto “The Kramer”. La canzone propone in qualche modo i Dream Theater in versione moderna. La modernità… Questa caratteristica sovviene immediatamente all’ascoltatore e non solo per una questione di produzione: è il comporre a essere tanto contemporaneo, anche se poi i pezzi, o alcuni di essi, ricalcano anche stili meno recenti. “I Don’t Tell You” ad esempio espone uno stile sinfonico, potenziato dal magnifico duetto tra Levén e Marcela Bovio (Stream Of Passion) e ha propriamente i tratti di una composizione di questo Millennio, oppure “Begone”, altro frangente sinfonico che presenta la voce di Valerio Recenti dei My Propane. Si distinguono “Total Hate” per il suo sano rap metal, la strumentale “Siamese Support” con la chitarra di Mendel Bij de Leij degli Aborted, ma una menzione particolare e del tutto personale è per “Social Junkie”, perché il groove, quel qualcosa di tribale, il progressive, il thrash, il core, e tutto il resto che vi è dentro è lo scenario perfetto per ammirare l’estro di chi ha voluto fortemente realizzare questo album. “Social Junkie” è la canzone che più fa pensare: ‘sì, questo è l’album solista di un batterista’. “Back to Balance” ha molto da dire, in nome di una versatilità (oltre a esperienza e bravura) fatta dalla presenza di tutti i musicisti coinvolti*. Modernità è anche il mettere insieme più generi, più sfumature nello stesso spazio, nella stessa canzone. Qualcosa che al giorno d’oggi è un’abitudine. Peccato solo che l’ora abbondante di musica spinta al massimo di “Back to Balance” ha così tanti contenuti che per alcuni rischiano di essere troppi e, di conseguenza, dispersivi per chi ascolta. Koen Herfst ha solo bisogno che vi prendiate il tempo necessario per prestargli attenzione e soprattutto attraverso un volume adeguatamente sostenuto.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10

* Elenco dei musicisti che hanno dato il loro contributo all’album di Koen Herfst:

• Cantanti: Mats Levén (Krux, Therion, Yngwie Malmsteen), Valerio Recenti (My Propane), Daniël de Jongh (Textures), Marcela Bovio (Stream of Passion), Rodney Blaze (ex- Xenobia), Ward Palmen (Gunz N’ Rozes), Tai Stamph (Splendid), Claudia Soumeru (Bagga Bownz), Eva Kathryn (US solo artist).
• Chitarristi: Marcel Singor, Marvin Vriesde (Dew-Scented), Daan Janzing (ex-My Favorite Scar), Eller van Buuren (Bagga Bownz), Eef van Riet (ex-My Favorite Scar), Mendel Bij de Leij (Aborted), Remko van der Spek (ex- Orphanage, ex- Cilice), Leif de Leeuw e Wim den Herder.
• Bassisti: Joost van der Graaf (I CHAOS, Dew-Scented), Michiel Eilbracht (Bagga Bownz), Johan van Stratum (Stream Of Passion) e Robin Zielhorst (Exivious, ex- Cynic).
• Tastieristi: Joost van den Broek (ex-After Forever, The Gentle Storm), Coen Janssen (Epica).
• Violino: Judith van der Klip (ex-Blaudzun).