copcoronatus3(Massacre Records) È la terza volta che recensisco su questa webzine i Coronatus (qui i due precedenti dischi, “Terra incognita” e “Cantus lucidus”), e confermo ormai in modo definitivo le mie perplessità sulla band tedesca: questa double female fronted symphonic gothic metal band (che definizione lunga!) è capace di offrire musica di discreto livello, ma non riesce a raggiungere una eccellenza che la faccia spiccare nel mercato. E dopo sette album bisogna ormai pensare che la situazione non cambierà… “Lady of the Wall” è tutta basata sull’alternanza fra le due voci femminili di Carmen L. Lorch e Anny Maleyes (ennesima new entry in formazione), infatti quasi tutti gli strumenti sono incredibilmente indietro nel mix finale: ma il risultato mi sembra abbastanza ordinario. Un power/gothic più energico e sostenuto per “Koenig der Nebel”, discrete le aperture sinfonico/operistiche della titletrack, ma siamo comunque nell’ambito del ‘già sentito’. Osa finalmente qualcosa “Carpe Noctem”, con dei suoni orchestrali meno scontati del solito e una ritmica sostenuta; “Hoffnung stirbt niemals” è incredibilmente carica e barocca, si apprezza lo sforzo ma l’insieme continua a non stupire. Spunti folk molto accattivanti impreziosiscono “Anderswelt”, un’altra delle canzoni che salverei per il suo brio; folk quasi puro con “Canan nan Gaidhael”, cover di un brano folk gaelico. Si conclude con i toni raccolti e romantici di “Frozen Swan”, che permette finalmente alle due singer di dare una interpretazione personale. Forse meglio dei precedenti, ma comunque ancora non incisivo a dovere. Per la prima volta, a quel che mi risulta, la band non titola un disco in latino.

(René Urkus) Voto: 6,5/10