copWOWS(Argonauta Records) Una parola dal suono quasi onomatopeico il nome di questo gruppo veneto. Quasi a rimandare agli oscuri e inquietanti suoni di apertura di un album col botto. La matrice dei nostri è decisamente Doom, ma le influenze che hanno contaminato il suono del platter sono molteplici. Dallo Stoner allo Space Rock, dal Post al Grunge. L a prima traccia cantata, “Chakpori” sembra una demo dei Tool, i suoni dilatati e la voce profonda e ipnotica. Pur al servizio di una struttura canzone tutto sommato semplice, l’atmosfera generata è molto alienante e senza precise coordinate sonore. L’ascoltatore resta immediatamente ammaliato dai suoni lenti ed inesorabili della parte ritmica (grande spazio lasciato al basso) per tutta la durata del platter, senza particolari cali di qualità. Se non sapete cosa ascoltare, mettete nel lettore questo cd. La sensazione di non sapere cosa si è ascoltato sarà bellissima…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10