copAceFrehley(Steamhammer/SPV) A distanza di due anni dall’ultimo album “Space Invader”, ritorna sulle scene Ace Frehley, leggendario chitarrista della prima incarnazione dei Kiss. Ho sempre considerato Ace come l’elemento più onesto della formazione newyorkese, quello più legato al lato musicale che a quello del business che da sempre ruota attorno alla band capitanata da Paul Stanley e Gene Simmons. Questa mia impressione è stata confermata un paio di anni fa, quando ho avuto il piacere di ascoltare e recensire il citato “Space Invader”, album in cui la classe dell’axe man statunitense non sembra essere minimamente scalfita, nonostante sia in giro da una quarantina d’anni. “Origins Vol. 1” è una raccolta di cover di brani che hanno influenzato lo Spaceman ad inizio carriera. La scelta delle canzoni è abbastanza singolare, trattandosi di pezzi che magari non figurano tra i più rappresentativi del repertorio degli artisti coverizzati, pur trattandosi di composizioni di pregevole fattura. Alla realizzazione dell’album hanno collaborato diversi ospiti, come John 5, presente su “Spanish Castle Magic” (Jimi Hendrix) e “Parasite” (Kiss), o Slash, nel brano “Emerald” (Thin Lizzy). Lita Ford compare su “Wild Thing” (The Troggs). I fans dei Kiss avranno un tuffo al cuore ascoltando “Fire And Water” dei Free. L’ospite d’eccezione per questo pezzo è nientemeno che Paul Stanley, che non collaborava con Ace dai tempi della reunion avvenuta nel 1998 con la pubblicazione di “Psycho Circus”. Nonostante non si tratti di brani inediti, l’album scorre che è un piacere, grazie a brani che suonano molto fedeli agli originali, ma interpretati con il tocco e la classe inconfondibili di Ace Frehley.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10