copcrematory16(Steamhammer / SPV) Non è che dai Crematory ci si possa aspettare una direzione stilistica unitaria. L’impressione di chi scrive è che sin dai primordi, cioè da “Transmigration” a seguire, i musicisti di Mannheim abbiano sempre offerto momenti diversi nell’ambito dello stile. Per quanto il loro gothic poi risulti da sempre omogeneo, salvo per gli innesti EBM che hanno pompato, a stretta impressione di chi scrive, eccessivamente il sound dei nostri nel tempo, fino a spostarne l’asse degli intenti e dirottarli inevitabilmente verso un industrial fin troppo teutonico. Questione di gusti forse, ma anche la conseguenza di una carriera iniziata al principio degli anni ’90, interrotta da un breve split, e che sfocia in questo tredicesimo album che rialza i valori della band. “Monument” scorre, procede liscio attraverso momenti d’assalto, imponenti, teutonici (aspetto potenziato da qualche canzone con cantato in tedesco), ad altri che mordono su un metal comunque robusto e senza perdere d’occhio quel gothic che varia a seconda degli umori di ogni canzone.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10