copmisteyes(Maple Metal Records) Occorre prendersi del tempo e magari impegnarsi, per ascoltare questo primo album dei torinesi Misteyes. Grandi architetture sonore, intrecci melodici e strumentali, variegato lavoro vocale, orchestrazioni, extreme metal, gothic… Il symphonic metal dei piemontesi è come un’opera, qualcosa di magniloquente e vasto, talmente vasto che “Creeping Time” sfora di oltre un’ora di durata e questo lascia capire quanto possa essere strutturato e, forse, anche dispersivo. Tuttavia del troppo che ci possa essere, o del tanto di bello che l’album contiene, l’anima progressive e metal, appunto corredata da un symphonic che incornicia il tutto, viene espressa nella sua totalità. Con una formazione di base che vede ben sette elementi, tra i quali anche una soprano, Denise “Ainwen” Manzi, e il vocalist Edoardo “Irmin” Iacono, il quale affronta le sue parti in scream e growl, l’aggiunta di alcuni ospiti completa l’insieme e la costruzione dei pezzi. Björn Strid (Soilwork), Nicole Ansperger (violinista Eluveitie), Roberto Pasolini (Embryo) e altri ancora entrano in scena in diversi passaggi, per arricchire ulteriormente un album che francamente non vale la pena di descrivere a parole: immaginate quanto il riassunto di un’opera qualsiasi possa omettere nelle proprie righe. Riduciamo il tutto al genere, già summenzionato, cioè di un symphonic gothic-extreme metal con evidenti scatti progressive. Fasi altamente melodiche e operistiche, tessuti thrash, death, gothic ma anche blackened. L’album è in definitiva un esempio di quanto il symphonic abbia prodotto negli ultimi anni – un esempio è “Decapitated Rose” che ricorda i Cradle Of Filth di questi ultimi periodi -, riassunto in una serie di trame potenti e scorrevoli insieme. Ascolto dopo ascolto, ogni anfratto, piega, scorcio e grande costruzione architettonica del suono, diventano familiari e chiari nella testa. Dispiace solo per la batteria, per qualche trigger di troppo, nonostante ciò “Creeping Time” ha un certo valore artistico.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10