copHighFighter(Svart Records) Pesante ma poetico. Dolce e capace di far sognare, ma aggressivo e capace di uccidere. Il sound dei tedeschi High Fighter è pazzesco: doom, con connotati settantiani, melodie moderne, tagli sludge ed una potenza spietata sparsa in tutto un disco maledettamente oscuro, in equilibrio tra il pugno in faccia e la presenza spirituale. Al microfono una singer fantastica, forte di una tonalità quasi soul, capace di scendere nei fanghi più putridi con parentesi di growl semplicemente privo di vita umana. Il ritmo domina “Scars & Crosses”, c’è sempre una chitarra che spara fendenti ed una sessione ritmica che produce una nube di fumo perversa, nella quale linee di basso nitide ma decadenti creano spazio per suoni ricchi di brillante pessimismo, di incubo privo di speranza, di spirali sludge/stoner con rallentamenti crudeli e innesti atmosferici quasi psichedelici. “A Silver Heart” apre il disco e convince immediatamente: lunga, complessa, variegata, trascina il vostro corpo da una foresta incantata verso il basso, giù, nel fetore degli inferi, nella perdizione delle fiamme. Energia più elevata su “Darkest Days”, melodie taglienti sputate nel mezzo di una tempesta di mid tempo, dove la singer ancora una volta offre una completa gamma di esperienza vocali sorprendenti. Inquietante “The Gatekeeper”: scatena un head banging lento ma inesorabile, offre la sicurezza di un spazio melodico con la voce ricca di variazioni, tradisce con ruggiti disumani e schiaffi stoner perversi. Infernale “Blinders”, eterea e molto musicale “Portrait Mind”. “Gods” e “Down to the Sky” sono sporche e polverose mentre la title track posta in chiusura accelera il ritmo, appesantisce il macigno e lascia il segno. Band spietata che dopo un EP giunge ad un convincente debutto: un bilanciamento superlativo tra una vasta gamma di sotto generi che fanno capo al doom… il quale viene descritto, scomposto, ricomposto e scaraventato in faccia all’ascoltatore con tecnica immensa ma anche poco rispetto, zero pietà, assoluta ferocia.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10