Album Cover Artwork.indd(Dissonance) Negli ultimi anni abbiamo assistito al ritorno di molti nomi storici, che sembravano essere persi nei ricordi, con bands svanite nel nulla o snaturate nel sound per cercare di sopravvivere alle mode che di tanto in tanto imperversano, spesso durando lo spazio di pochi mesi. Buona parte di queste bands si dedicano perlopiù all’attività live, proponendo continuamente cavalli di battaglia risalenti a due o tre decadi or sono. Sono rimasto quindi abbastanza stupito quando ho letto che i Grim Reaper stavano componendo un nuovo album, a dieci anni dalla rinascita della band, ed a ben ventinove dall’ultima release “Rock You In Hell” del 1987. Lo scetticismo iniziale si è subito eclissato alle prime note dell’opener “Wings Of Angels”, dal riffing potente ed aggressivo, che ricorda stilisticamente “Stampede” degli Accept”, ed un ritornello talmente immediato che si stampa in testa al primo ascolto. La title track è metal senza compromessi, tra Saxon e Judas Priest, con chitarre rombanti, sulle quali si staglia la voce acuta di Steve Grimmett, davvero in forma smagliante. Un tuffo nel passato, per un album di metal intransigente, senza compromessi, ricco di parti strumentali aggressive e linee vocali taglienti e melodiche allo stesso tempo. Un ritorno di classe, al di la di ogni mia aspettativa.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10