copusurpress16(Agonia Records) Gli Usurpress sono una vecchia conoscenza per Metalhead e il sottoscritto. Il precedente secondo album “Ordained” (QUI) mostrò una crescita per gli svedesi. Fino a prima di allora, era il 2014 cioè quattro anni dopo la nascita della band, gli Usurpress presentavano si un death metal sound alla svedese, ma con qualcosa di stantio. Oggi “The Regal Tribe” è cristallino nel suo essere ‘svedese’, soprattutto per le distorsioni e nel fatto di avere un perenne tono cupo. Ha smalto l’album, nonostante i cliché abituali del genere, ma più di tutto offre dei tagli nuovi per la band di Daniel Ekeroth, bassista e autore del celebre libro “Swedish Death Metal” e di diversi altri. Infatti oltre alle canoniche incursioni nel crust, gli Usurpress tramano e bramano anche virate nello sludge metal o comunque in un death sepolcrale, lento e dalle tinte epiche spaventose e inquietanti. Come se non bastasse, spuntano cospicue sequenze d’atmosfera o di metal psichedelico e per un totale di impatto emotivo di una certa fattura. La band ha fatto un lavoro di rifinitura alquanto certosino e ogni singola parte che compone una delle nove canzoni dell’album, sfocia nell’altra con consequenziale naturalezza. Sono quaranta minuti che scorrono attraverso sortite ritmiche che si agganciano al riffing, il quale modula tratti death ad altri neo-sludge e appunto con scatti talmente ruvidi che si bilanciano verso l’hardcore. Da segnalare che è stata l’ultima incisione per il batterista Calle Lönnberg, ora rimpiazzato da Mathias Modin (ex-Dark Funeral, ex-Defleshed, Firespawn, Raised Fist). La copertina è opera di Marald van Haasteren (Bolt Thrower, High on Fire, Baroness, Kylesa.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10