copminneriket(Akslen Black Art Records) Quando si dice ‘giocare in casa’… Gruppo norvegese che fa Black norvegese per l’etichetta norvegese di proprietà del leader e unica mente del gruppo (anzi, la label porta proprio il nome del tizio, vedi un po’…). Per fortuna giocare in casa significa anche avere dei vantaggi, ecco quindi un album Black vecchio stampo fin dal logo che comincia pestato per finire altrettanto pestato. In sei tracce il polistrumentista dietro al progetto stende e ricorda al mondo i canoni su cui questo poderoso genere musicale è stato fondato e scritto: urla disumane a mo’ di cantato, batteria a ruota libera, chitarre grezze e malsane e tanta ma tanta atmosfera funerea e negativa. Insomma, la filastrocca è sempre quella: non se ne sentiva il bisogno, ma visto che c’è , ben venga un album vecchio stile fatto come si deve, diretto e cattivo. E ottima anche la copertina, particolare a volte trascurato. Che volere di più nel 2016? Nostalgico.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10