“Ascending to Infinity”, il nuovo disco dei Luca Turilli’s Rhapsody, ha riscosso unanimi consensi in tutto il mondo metal. È la situazione perfetta per fare due rapide ma interessanti chiacchiere con il nuovo singer Alessandro Conti, che non si sbilancia sullo split Turilli/Staropoli ma ci descrive nel dettaglio le attività della band.

Ciao Alessandro, siamo anzitutto ansiosi di conoscerti! Cosa hai da dirci su di te e sulle tue attività prima di entrare nei Luca Turilli’s Rhapsody?
Ciao e grazie per l’intervista… dunque, prima di entrare nei Rhapsody mi sono dedicato sempre e solo ai Trick or treat, la band è cresciuta molto negli anni grazie al duro lavoro e alla mole di live che siamo riusciti a fare… Ora dovrò raddoppiare gli sforzi per dare il massimo con i Rhapsody… ma il lavoro è facilitato dalla grande efficienza organizzativa di Luca e del suo team, a differenza di quanto accadeva nei Trick or Treat, dove ci dovevamo occupare di promozione, booking, prove, composizione eccetera, con i Rhapsody posso concentrarmi sul mio lavoro… cantare! Hahaha!

Come, invece, sei entrato in contatto con Luca e come è avvenuto il tuo ingresso nella band?
Ero in tour di supporto a Stratovarius ed Helloween quando mi contattò la Nuclear Blast… mi chiesero se fossi interessato ad una collaborazione con Luca… ho saputo che sarei entrato nei Rhapsody solo all’ultimo momento!

Sarai sicuramente ben informato sulla separazione fra Luca e Alex Staropoli… lo split è stato davvero così pacifico come si legge in giro? D’altronde sembra che le cose non stiano andando proprio benissimo per i Rhapsody of Fire, prima un tour non stratosferico e quindi la scissione del contratto con la Nuclear Blast…
Sinceramente non c’è molto da dire in più rispetto a quello che è già stato detto… dopo 10 album, Luca sentiva il bisogno di nuovi stimoli… dopo 15 anni con una band non ci vedo niente di troppo strano… per quanto riguardo i Rhapsody of Fire mi sembra che il tour sia stato comunque un buon successo… se mai è stato l’ultimo tour con Luca in formazione ad essere stato un successo sopra ogni aspettativa… io stesso andai a vederli a Bologna e rimasi piacevolmente sorpreso di tutta la gente presente… ma bisogna considerare che erano moltissimi anni che mancavano dalle scene… fu quasi un tour-evento!

Sei anche tu convinto, come ho letto che lo è Luca, che il mercato sia pronto ad assorbire due band che in fondo restano molto simili? Non avete paura che il pubblico possa giudicare con sospetto tutto quello che è capitato ai Rhapsody in quest’ultimo anno… intendo come se fosse tutta una manovra commerciale per raddoppiare profitti e interesse?
Non si può mai sapere la risposta del pubblico, ma il presupposto principale è sempre e solo uno: fare un ottimo album! Per fortuna la risposta di critica e vendite a “Ascending to Infinity”  è stata veramente ottima… ma credo che anche il prossimo album dei Rhapsody of fire non faticherà ad essere molto apprezzato dal pubblico.

Veniamo finalmente al nuovo disco “Ascending to Infinity”… puoi presentarlo, magari dandoci qualche dettaglio su come si sono svolte le registrazioni?
La prima cosa che salta all’occhio è che le tematiche dell’album si distaccano dai temi tipicamente fantasy… si affrontano invece tematiche più vicine all’apocalisse, alla teoria dei quanti e all’origine dell’uomo, temi che ho trovato estremamente affascinanti e non banali… per quanto riguarda le registrazioni, è stato un processo produttivo in “grande stile” durato diversi mesi… solo per le voci sono stato chiuso in studio per ben 3 settimane!

Sei intervenuto nel processo di composizione o Luca è l’unico songwriter? In questo caso è stato facile per te adattarsi alle sue richieste?
Luca è l’unico songwriter… ma non è stato troppo difficile cantare per lui… anche con un brano in versione demo, ha precisamente in testa l’esatta intenzione che vuol dare al pezzo, io dal canto mio ho cercato di dare il meglio per rendere giustizia alle mille sfumature che si respirano nell’album!

Mi ha colpito molto il brano “Luna”… devo davvero farti i complimenti per la tua interpretazione!
Ahah grazie mille! Il brano è una cover del tenore Alessandro Safina, per la prima volta mi sono cimentato con un brano totalmente lirico, sono molto felice che l’effetto finale ti sia piaciuto..

Le prime date del tour sono già online… vi limiterete all’Europa o siete pronti anche ad andare oltreoceano?
Fino a dicembre saremo in Europa, ma in febbraio partiremo per il Sud America… poi vedremo… non vedo l’ora!

Pare dovremo aspettarci grandi sorprese per l’impatto visivo e scenografico dei prossimi concerti… puoi darci qualche anticipazione?
Non posso dirti molto, ma stiamo lavorando duro per lasciare i fan piacevolmente sorpresi…

Come siete entrati in contatto con Alex Landenburg? Continuerà a suonare in tutte le altre band di cui è membro? Sono tantissime!
Ho conosciuto Alex proprio in tour con Helloween e Stratovarius – suonava con questi ultimi… è una persona talentuosa ed estremamente socievole, è un musicista che vive di musica, è normale che abbia diverse band, ma attualmente i Rhapsody sono la sua priorità!

C’è qualche gruppo della scena italiana che ammiri in particolare e che vuoi consigliarci?
Veramente tanti! Non vorrei far nomi per non far torto a tutti gli altri! In generale stimo a prescindere dal genere chi sta faticando per far emergere la propria band e la scena musicale italiana… solo nei prossimi mesi usciranno veramente molti album italiani  interessanti che comprerò sicuramente… COMPRATE  anche voi gli album italiani, OK!!!?

Lascio a te, come da tradizione, la fine dell’intervista. Grazie per il tuo tempo e in bocca al lupo per questa nuova avventura!
Crepi e grazie a te per l’invito! Vi aspetto tutti live nel prossimo tour… non mancate mi raccomando!

(Renato de Filippis)

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