(Punishment 18 Records) Graditissimo ritorno, quello degli IN.SI.DIA, formazione bresciana che tra il 1993 ed il 1995 ha rilasciato due albums epocali per il thrash tricolore (“Istinto E Rabbia” del 1993 e “Guarda Dentro Te” del 1995”). Dopo lo scioglimento avvenuto nel 1997, la band lombarda nel 2011 ristampa per la Jolly Roger Records, mentre dal 2013 l’Eagle Booking Live Promotion ne cura l’immagine, organizzando date dal vivo in vari festival. Personalmente ero convinto si trattasse della classica reunion destinata a concludersi dopo alcune date live, rimanendo quindi stupito quando ho saputo dell’uscita di un nuovo album, a ben ventidue anni dall’ultimo “Guarda Dentro Te”. Sono ancor più sorpreso nel constatare che i nostri sono tornati più ispirati, coesi e massicci che mai! “Denso Inganno” racchiude le migliori caratteristiche del sound degli IN.SI.DIA, ossia l’aggressività istintiva del debutto e le strutture maggiormente elaborate del secondo album, rielaborandole e attualizzandole, rimanendo allo stesso tempo legati al bay area thrash degli ’80’s. Un netto miglioramento si rileva, a mio avviso nelle linee vocali; la voce di Fabio Lorini rimane sempre ruvida e rabbiosa, ed i testi si confermano intelligenti e mai scontati. Il miglioramento di cui parlo sta nella scelta delle metriche, a mio avviso decisamente più integrate alla musica che in passato. “Il Mondo Possibile” è un mid tempo potente e monolitico, che accelera nel finale, impreziosito da un pregevolissimo solo di chitarra. “Cosa Resta” parte all’assalto con riffs arrembante, interrotto dal bridge centrale, lento e solenne, prima della furiosa accelerazione finale. La title track comincia con tetri arpeggi acustici e vocals pulite, inframmezzate da schitarrate distorte, un po’ alla “Fade To Black” (Metallica). Dopo poco più di due minuti, irrompe un’accelerazione brutale, con riffs velocissimi, ben puntellati dal drumming del nuovo entrato Alberto Gaspari. C’è spazio anche per uno strumentale dal titolo “Sintesi”, brano di pregevolissima fattura, ricco di cambi di tempo ed atmosfera. Come detto prima, non ci speravo più, non avrei mai creduto di poter ascoltare un nuovo album degli IN.SI.DIA, ed è una gioia immensa ritrovare una band in forma smagliante, ispirata ed in grado, dopo ventidue anni di sfornare quello che ritengo il miglior album della loro carriera. Top album, per quanto riguarda questa prima parte del 2017!

(Matteo Piotto) Voto: 10/10