(Scarlet Records) Non possiamo più ignorare il fatto che i Temperance sono bravissimi: nessuno osi dire il contrario! Dopo l’ottimo “Limitless”, i piemontesi guidati da Chiara Tricarico danno alle stampe un altro grande disco, il terzo centro su tre tentativi, che se fosse uscito in Finlandia o in Germania passerebbe in radio tutti i giorni e permetterebbe alla band di riempire interi palazzetti. “A thousand Places” parte sui violini, si incupisce improvvisamente e poi si rivela una bella bordata di modern power metal con qualche accenno prog, e addirittura una chiusura di sassofono: un modo interessante di iniziare, lontano dalla solita opener sparata semplicemente a mille. Molto più classica, ma sempre apprezzabilissima “At the Edge of Space”, che osa con le keys e il melodico refrain ciò che finora avevano osato soltanto i Fairyland. Si cede un po’ al versante folk con “Unspoken Words”, poi “Maschere” è un godibile up-tempo con intrigante testo in italiano. “Fragments of Life” ricorda le aperture dei migliori Epica, mentre “Revolution” si lancia con successo in territori oriental metal. Otto minuti per “Advice from a Caterpillar”, dove spiccano i passaggi di piano; si tratta di un altro pezzo dalle strutture molto impegnative e degne della massima attenzione. Dopo la luminosa power ballad “Change the Rhyme”, la chiusa è affidata ai tredici minuti di “The restless Tide”, canzone guidata da un altro giro di keys vincente, ma che ha altri punti di forza nel passaggio strumentale attorno al settimo minuto (con cori da soundtrack) e nella ripresa finale. Un disco veramente esplosivo, che frulla diversi generi (power, gothic, symphonic, progressive) in un mix di modern metal di accattivante fruibilità. Consigliatissimo!

(René Urkus) Voto: 8/10