(Despotz Records/Terminal Video Distribuzione) Luce e sole dalla Svezia! Ancora una volta questa brillante ed ironica band, feroce occupatrice di palcoscenici, torna per divertire, scuotere, smuovere, elettrizzare… e scalfire. Quinto album, quinta sequenza di brani irrequieti, instabili, dal genere vario, divagante, fuori controllo, senza confini, con festaiola allegria e marcata intraprendenza i Satan Takes a Holiday cantano di politica, di umanità, di potere nuovo, di potere vecchio, di successo e fallimento, di tributo e di derisione. La title track apre ed è subito feeeling ottantiano, è ballabile, è pulsante, è incalzante. Rock sensuale su “Set Me On Fire”, spensierata “Hell Is Here feat Tess De La Cour”, deliziosamente inquietante l’irresistibile “Sessions And Cash”, pungente “Pilot”, punkeggiante “Girls”, introspettiva e malinconica “Kingslayer”. Tutto brilla come l’oro. L’oro che esalta i volti del trio, sia in video che in copertina. Tutto luccica, tutto è bello, tutto è al massimo, tutto è fashion, tutto esalta, tutto splende divinamente. Ma sotto sotto, quando la luce si dissolve, quando le tenebre ci avvolgono… ecco emergere il lato sbagliato, il peccato inconfessabile, la deviazione umana, l’errore irreversibile che condanna il nostro futuro. Con i Satan Takes a Holiday si balla, si salta, si canta… ma quando le forze abbandonano, quando ci si siede per riposare sorseggiando un drink, ecco che con osservando con uno sguardo più profondo, emerge quell’intelligente spunto di pensiero…

(Luca Zakk) Voto: 8/10