(Magnetic Eye Records) Tra i pionieri dell’ondata grunge e, andando a memoria, coloro che spesso erano definiti i ‘metallari del grunge’, i Soundgarden hanno scritto il loro nome nella storia infinita della musica. Erano lanciatissimi, si sciolsero, poi di nuovo insieme e infine una tragedia che piomba su di loro e i fan, come nel migliore copione o tradizione del mondo del rock. La Magnetic Eyes pubblica ben due tribute – l’etichetta è da tempo indirizzata verso pubblicazioni celebrative di artisti – per la band di Seattle, attraverso un elenco di artisti che riprende pezzi, classici, momenti musicali folgoranti della produzione dei Soundgarden e raggruppandoli in “Best of Soundgarden Redux”. Il secondo tribute è “Superunknown Redux”, appunto un rifacimento orchestrato con per l’album forse più noto dei Soundgarden con altrettante band per ciascuna canzone dell’album.

“Best of Soungarden Redux” è un tributo vasto, spazia infatti tra interpretazioni doom e stoner, rock, post rock, metal e riletture di natura psichedelica. L’ascolto è invitante, con il tono delle band che passa da momenti grigi, a volte mesti, fin verso lidi più energici e vivaci. “Best of Soungarden Redux” diventa una costellazione nella quale stelle più luminose sono affiancate da altre con una luce sinistra oppure intermittente. Un tribute che non ha la pretesa di avvicinarsi agli originali ma semmai al concetto di stile dietro a una band che in carriera ha palesato più influenze e rendendole poi assolute e uniformi nella propria produzione.

“Superunknown Redux” prevede 15 pezzi completamenti riletti da altrettante band e tra le quali spuntano anche gli italiani Ufomammut con la loro versione di “Let Me Drown”. Agganciandosi proprio al fatto di rileggere un album, nonostante ogni band ne prenda solo un pezzo a testa, si ha quella percezione di un filo conduttore pur con i dovuti discostamenti nei suoni tra un’esecuzione e l’altra. Marissa Nadler con “Fall on Black Days” offre una rilettura tra psichedelia e folk, Valley Of The Sun con “Superunknown” si avvicinano agli standard della band di origine pur con i loro personalismi, oppure i Witch Mountain che in “Limo Wreck” recitano un doom sanguinante e carico.

I due tribute sono disponibili in doppio vinile con più colori e in doppio CD. Di seguito lo streaming di entrambi e le rispettive tracklist e relativi esecutori.

(Alberto Vitale)

“Best of Soungarden Redux”:

1. Freedom Hawk ‘Loud Love’
2. Heavy Temple ‘Ugly Truth’
3. High Desert Queen ‘Slaves and Bulldozers’
4. Witch Ripper ‘Rusty Cage’
5. Mirakler ‘Birth Ritual’
6. Miss Lava ‘Burden in My Hand’
7. Sun Crow ‘Toy Box’
8. Spotlights ‘Jesus Christ Pose’
9. Swamp Coffin ‘Nothing to Say’
10. Milana ‘Outshined’
11. Josiah ‘Applebite’
12. Lamassu ‘Searching with My Good Eye Closed’
13. Blue Heron ‘Uncovered’
14. Dendrites ‘Tighter and Tighter’
15. Restless Spirit ‘Room a Thousand Years Wide’

“Superunknown Redux”:

1. Ufomammut ‘Let Me Drown
2. High Priest feat. Bobby Ferry (16) ‘My Wave’
3. Marissa Nadler ‘Fell on Black Days’
4. Somnuri ‘Mailman’
5. Valley of the Sun ‘Superunknown’
6. Frayle ‘Head Down’
7. Spotlights ‘Black Hole Sun’
8. Horseburner ‘Spoonman’
9. Witch Mountain ‘Limo Wreck’
10. Beastwars ‘The Day I Tried to Live’
11. Jack Harlon & The Dead Crows ‘Kickstand’
12. The Age of Truth ‘Fresh Tendrils’
13. Marc Urselli’s SteppenDoom feat. Matt Cameron (Soundgarden, Pearl Jam), Igor Sydorenko (Stoned Jesus), Alain Johannes (Queens of the Stone Age, Eleven), Albert Kuvezin (Yat-Kha) & Utelo ‘4th of July’
14. Dozer ‘Half’
15. Darkher ‘Like Suicide’