(Silver Lining Music) In arrivo questo tributo al primo album pubblicato dai quattro cavalieri di San Francisco, i Metallica. “Kill ‘Em All”, pubblicato nell’estate del 1983, viene riletto con contributi di nomi importanti. L’opener “Hit The Light” è presa in consegna dai Tailgunner che l’affrontano in maniera spartana, pedissequamente all’originale, con qualche buona licenza poetica della batteria e Craig Cairns in grande forma al microfono. Piacevole riascoltare dopo anni i The Almighty. Per Ricky Warwick e gli altri la registrazione di “The Four Horsemen” è a oggi la prima con la band originaria del 1991. I Soen inseriscono un loro timbro in “Motorbreath”, con l’apprezzabile lavoro del duo ritmico. Nell’ascolto la curiosità primaria è sbocciata per “Jump in the Fire” perché ripresa dai Tygers Of Pan Tang. Ottima scelta e accostamento tra la canzone e la band, la cover suona infatti graffiante, allegra e ben piazzata su un hard & heavy di altri tempi. I Tygers suonao questo classico dei ‘Tallica alla loro maniera. Dopo la rilettura di “(Anesthesia) – Pulling Teeth” da parte di David Ellefson, ex bassista dei Megadeth, esplode “Whiplash” proprio dalle celebri corde dei Motörhead che la realizzarono nel 2006, includendola come bonus nell’album “Kiss of Death”. Adorabile la versione di “Phantom Lord” dei Saxon con un Biff Byford in piena forma. Il cantante in passato si è anche esibito con i Metallica e in più i Saxon sono stati anche in tour con loro. Il faro nelle preferenze musicali di James Hetfield, cioè i Diamond Head, sono presenti con la loro versione di No Remorse. Brian Tatler e gli altri l’hanno registrata cinque anni fa, in occasione della ri-registrazione del primo album “Lightning To The Nations”. La cover è stata un modo per chiudere il cerchio: come i Metallica da anni hanno eseguono cover da “Lightning To The Nations”, “Am I Evil?” per esempio, così i britannici hanno infine omaggiato i loro più famosi fan. Adrenalinica la versione di “Seek & Destroy” eseguita dai Testament, eseguita con qualità eccelsa. La conclusiva “Metal Militia” è opera dei Raven, superando forse tutti gli altri ospiti del tribute. La band capovolge tutto, accelera, sconquassa con ritmo arcigno e chitarre cupe ma dure, tendendo a estremizzare tutto e concedendosi una piccola citazione, la stessa fatta da Ellefson poi.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10