(autoproduzione/Blood Fire Death) Feroce ed intenso debutto per gli spagnoli Abisme, una band in giro da soli tre anni ma già in grado i forgiare un death metal macilento che prende ispirazione sia dalla scena svedese (dai Dissection agli At the Gates) ma anche americana, strizzando l’occhio a Death, oltre che ad alti nomi celebri. Come ogni band agli inizi di carriera, vari avvicendamenti in line up hanno lentamente portato ad una relativa stabilità (è da notare che il drummer che ha registrato il disco, Victor Gato, ha già lasciato il posto al sostituto Kino), ed ora il microfono è preso d’assalto dalla brutale voce della chitarrista Anna, capace di sfidare per resa e violenza molti colleghi maschi; la completezza delle linee vocali poi, prevede anche l’affiancatamento dall’altro chitarrista Joan, creando una dinamica molto coinvolgente. Le sei tracce sono ben composte ed accattivanti, partendo dall’inquietante arpeggio in apertura di “Amoral Era” seguito da un riffing pungente di matrice nordica; l’ingresso delle linee vocali, pur mantenendo l’intensa e decadente malinconia, apre verso viscere infernali putrefatte, offrendo spazio a ritmiche più sepolcrali, senza dimenticarsi di garantire una parentesi per intensi e brillanti assoli. Su “Hive” si percepisce anche il vocalist maschile, un brano rocambolesco e pulsante che non si nega ad un’apertura malinconica e drammatica. Mid tempo che si evolve con tecnica su “Goatless Call”, coronato ancora una volta da un bellissimo assolo ispirato alle impostazioni dei brani dei Death. “What Open Eyes Brings” è più tormentata, più pestata, tranne per il momento dell’ottimo assolo supportato da un riffing più lineare ma sicuramente molto energetico. Provocante e seducente l’inizio di “Sin”, un brano dove poi la band si scatena in un assalto frontale frenetico e ricco di malvagità. Bellissima la conclusiva “The Struggle”, un lungo strumentale di solo pianoforte capace di materializzare sensi di dolore, ansia e disperazione infinita. Band ancora sconosciuta ma molto valida: questo “As Fear Falls In” è una piccola perla metal underground ricca di emozione, di creatività, di belle idee molto ben organizzate, arrangiate e composte con non scontata intelligenza. Se gli Abisme riescono a farsi notare, uscendo dai ghetti e trovando il supporto di una giusta etichetta, il prossimo album potrebbe essere una vera rivelazione in ambito estremo.

(Luca Zakk) Voto: 8/10